martedì 16 novembre 2010

As Visitazione-Bastioni RN2 Rivoli 1-1 (0-1 p.t.)

Capezzuto decide di schierare un 4-4-2 cambiando alcuni interpreti dalla Domenica appena passata. La porta di Maino viene difesa da Dellapiana e Damosso centrali con Bombardiere e Nigro sulle fasce. A centrocampo Negri e Novo in mezzo al campo, sulle ali Arnone e Cristian Scarpa. In attacco Ieropoli supportato da Capobianco.
La partita, sulla carta facile, nasconde sin dalle sue prime battute delle insidie. La linea difensiva pare un pò sfilacciata e troppo bassa. Il centrocampo fatica a costruire e l'attacco non punge. Benché la Visitazione tenga il pallino del gioco e il Bastioni giochi di contropiede, i padroni di casa non riescono dar vita ad una manovra che si possa chiamare tale. Maino e Dellapiana, nel primo quarto d'ora, rischiano di combinarla grossa: il portiere non impatta bene il pallone con i piedi e, vicino alla linea laterale, il difensore rinvia corto, ma gli avversari non ne approfittano al meglio e si fanno bloccare dai centrocampisti casalinghi. Ieropoli ci prova su calcio da fermo (gli ospiti appaino molto aggressivi e regalano molte punizioni dal limite, ndr) per ben 2 volte, ma la sua prima conclusione finisce di poco fuori e la seconda finisce alta. Il Bastioni passa in vantaggio sfruttando le imprecisioni e le incertezze del trio Nigro, Novo e Scarpa. Dalla fascia sinistra, i 3 suddetti sbagliano 3 passaggi consecutivi (seppur recuperando la sfera nei primi 2 casi, ndr) e il numero 7 degli ospiti indovina il tiro della Domenica che punisce un colpevole Maino al di fuori dei pali. Da qui in poi le azioni della Visitazione saranno ancora più improvvisate e basate sulle iniziative dei singoli, a scapito di un gioco di squadra praticamente inesistente. Novo ci prova su punizione, ma il portiere avversario respinge plasticamente in angolo. La Visitazione dovrebbe recuperare lo svantaggio, ma sono ancora una volta gli ospiti che vanno vicinissimi al gol. Il numero 7, dalla sinistra lascia partire un filtrante che taglia fuori Damosso e Dellapiana, il numero 10 arriva sul pallone, ma, con Maino in uscita, non coglie l'attimo per la segnatura personale tentando un improbabile colpo di esterno destro che viene bloccato dal portiere di casa. Capobianco e Ieropoli, abbandonati a loro stessi là davanti, cecano ostinatamente di giocare solo con palloni bassi, ma quando il nostro numero 28 lancia Novo in porta con un colpo di tacco, l'arbitro ferma tutto per un fallo subito dallo stesso Ieropoli. Capobianco, appena strattonato in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si lascia cadere. Il direttore di gara non ci casca e, sulle seguenti proteste del nostro numero 23, tira fuori il primo giallo della gara.
Mister Capezzuto, nell'intervallo decide di passare ad un più offensivo 3-4-3, spostando Nigro a centocampo e Scarpa in attacco come ala.
Dato che i risultati non paiono arrivare, il tecnico della Visitazione opta per alcuni innesti: Maraffino e Gallo per Capobianco (che poco prima di lasciare il campo prova una sforbiciata da posizione defilata, finita alta, ndr) e Bombardiere. La supremazia territoriale dei padroni di casa, ora, è evidente, ma il Bastioni si chiude bene nella sua metà campo e non permette di trovare spazi per concludere a rete le manovre. Camoletto prende il posto di Scarpa come esterno offensivo e Perra sostituisce Ieropoli come perno dell'attacco. La pochezza delle manovre offensive della Visitazione porta alla fiera del tiro "sporco". Perra va vicino alla marcatura "rubando" un pallone a Maraffino: il suo esterno finisce fuori di un soffio. Nell'altra metà campo, Maino, si rende protagonista di qualche uscita con i piedi rinviando lontano il pallone a causa della squadra totalmente sbilanciata in avanti. Camoletto prova la conclusione in acrobazia e Maraffino ci prova per 2 volte da lontano: le loro conclusioni comunque non hanno buon esito. Poi, a metà della ripresa, il pareggio: Novo calcia verso l'area di rigore una punizione dalla linea mediana. Il fischio dell'arbitro (per calciare la punizione stessa, ndr) arriva in ritardo e inganna tutti i giocatori che si bloccano come se fosse capitata una qualsiasi irregolarità, tranne uno: il nostro numero 5 conquista il pallone dopo una serie di rimpalli al limite e scarica un destro al fulmicotone sotto l'incrocio più vicino. Così, tra le polemiche, Dellapiana riporta il risultato in parità. Savasta entra in campo al posto di Negri. Per i padroni di casa, con l'euforia del pareggio, la partita dovrebbe essere in discesa, ma non è così. Perra cerca con troppa ossessione la giocata personale e i suoi tiri sono deboli o imprecisi. In 2 occasioni distinte, in mischia, Damosso e Gallo riescono ad arrivare per primi sul pallone, ma i loro tiri vengono bloccati dal traffico impazzito nell'area degli ospiti. Nel finale, i lBastioni, va vicino al vantaggio con una dubbia punizione dal limite, ma la conclusione del numero 7 è alta di poco.
Così, tra polemiche, fortune e sfortune, la Visitazione non riesce a portare a casa il risultato pieno. Deludono i titolari messi in campo da Capezzuto come gli innesti a partita in corso. Una partita storta, raddrizzata solo parzialmente. Le iniziative dei singoli non hanno premiato il gioco di squadra e hanno incanalato la partita su binari sbagliati. Un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti. Onore ai giovani del Bastioni che riescono caparbiamente a strappare un pareggio (ed anche il primo punto in campionato, ndr).

venerdì 12 novembre 2010

Ieropoli, Damosso e tanti insulti

TORINO - Molto poco tempo hanno impiegato i giornali per ottenere quel verbale presentato in Lega dalla Visitazione per ottenere provvedimenti contro l'amato e odiato Federico Ieropoli. Un resoconto pubblicato dalla Gazzetta dello sport, sottoscritto da team manager e addetto stampa, che fuga ogni dubbio su quanto accaduto. Avviso ai lettori, la durezza delle parole riportare potrebbe offendere le persone più sensibili.

Dal rapporto firmato da Damosso e presentato al CSI vengono escluse tutte le voci che parlavano di ingaggio e San Benedetto. Come trapelato già mercoledì scorso, giorno successivo alla litigata, tutto sarebbe nato dalla richiesta del presidente avanzata a Ieropoli, di partecipare anche solo per pochi minuti alla consegna del premio "Barbecue d'argento", più che una richiesta, questo sarebbe stato "un favore personale". Ieropoli ha risposto picche: "Eh sì che io vado a prendere un premio in quella merda di albergo", è stata la risposta del giocatore. Dai "chi ti credi di essere" di Damosso, ai "perché alzi la voce" di Ieropoli, si è passati istantaneamente agli insulti. Anzi, prima di cominciare il calciatore è uscito sbattendo la porta, e una volta fuori deve aver gridato un sonoro "fanculo", ben udito da presidente e anche da una ventina di tifosi assiepati fuori dalla sede.

La sequenza incriminata è andata in scena negli spogliatoi, dove davanti a Gian Paolo Scarpa, Camoletto, Maino, Di Corrado e Negri - come riporta la Gazzetta citando il testo del verbale - Ieropoli ha cominciare ad inanellare insulti contro il presidente, apostrofandolo con "vecchio di merda", "fighi de' bocchin" e un numero imprecisato di "fanculo".

Alla luce di tutto questo la Visitazione ha fatto richiesta di sospensione dagli allenamenti e dalla preparazione fino al termine della stagione e la sospensione totale della retribuzione.


(liberamente tratto da "http://www.romagnanoi.it")

lunedì 8 novembre 2010

Duomo Chieri-As Visitazione 0-3 (0-0 p.t.)

Il comandante delle truppe Capezzuto schiera un 4-4-2 praticamente identico a quello che ha battuto il San Martino Rivoli 2 settimane prima. Falaschi in porta, Damosso e Dellapiana al centro con Savasta e Gian Paolo Scarpa terzini. A centrocampo Negri e Novo con Arnone e Nigro sulle fascie. In attacco Camoletto supportato da Albisino.
La gara, per gli ospiti, parte in salita: il Duomo Chieri è più attivo a centrocampo e, sviluppando il gioco sulle fascie, mette in crisi la Visitazione che arretra il baricentro e incassa i colpi. Padroni di casa sfortunati quando il numero 20 scatta verso il fondo eludendo gli interventi di Savasta e Dellapiana e mette in mezzo un delizioso cross sul quale si avventa il numero 16, lasciato colpevolmente solo da Damosso. L'impatto di testa è perfetto, ma la traversa gli nega la gioia del gol. Inevitabile, qualche minuto dopo, il giallo per Scarpa il quale stende il numero 15 avversario dopo esser stato anticipato. Solo Albisino cerca di insidiare la porta avversaria con un tiro da fuori che per poco non passa sotto le gambe del portiere. Nigro e Arnone si invertono le posizione e la spinta del Duomo Chieri, dopo un lungo forcing iniziale, va scemando. Gli ospiti escono dal loro guscio e costruiscono 3 occasioni che non vanno a buon fine. La prima vede protagonista Scarpa, che prova un tiro di interno da distanza siderale. La sfera è destinata sotto il sette, ma il numero 1 avversario non si fa sorprendere. La seconda è tutta di Arnone il quale prova a sottrarre il pallone al portiere avversario che non riesce a bloccarlo: l'arbitro però lo ferma prima della conclusione a porta vuota per un fallo di carica. Durante la terza, Nigro prova ad intercettare un cross dalla destra, ma viene dubbiamente ostacolato in area: l'arbitro fischia addirittura un fallo a suo sfavore. Nell'altra metà campo, Falaschi vola e disinnesca un insidiosissimo angolo battuto in mezzo al traffico dell'area piccola. Primo tempo di sofferenza, ma dopo uno sbandamento iniziale, la Visitazione registra le marce e chiude bene gli spazi al Duomo Chieri.
Capezzuto, dopo l'intervallo, decide di spostare Novo seconda punta facendo arretrare Albisino a centrocampo. Gli ospiti così, sin da subito, sembrano partire con un altro piglio. La squadra, più equilibrata, sembra aver preso le misure e inizia a macinare gioco. La cerniera di centrocampo funziona bene e i diretti avversari (nel primo tempo molto più briosi e precisi, ndr) vengono ben ingabbiati. Il gol del vantaggio non tarda ad arrivare. Camoletto fugge sulla corsia di destra dopo aver estirpato il pallone dai piedi dell'avversario, Novo beneficia di un suo assist e sceglie di scaricare ancora verso il centro: il difensore casalingo non si intende con il portiere e insieme recapitano il pallone sul piede dell'accorrente Nigro che non sbaglia. Il Duomo Chieri reagisce e ci prova con una punizione da lontano che bacia la parte alta della traversa. Con orgoglio i padroni di casa cercano il gol del pari, ma la linea difensiva ospite è ben abbottonata e non concede chances. Damosso, nella stessa azione, chiude bene gli spazi per 2 volte non concedendo la conclusione agli avversari. Dellapiana giganteggia in mezzo liberando l'area di rigore. Molto concentrati i nostri difensori, soprattutto sulle palle da fermo. Camoletto prova una conclusione mancina che viene disinnescata, ma la gioia del gol personale è rimandata di poco. Negri intercetta un pallone a centrocampo, ma poi lascia i panni dell'interditore per mettersi quelli dell'assist-man: il suo lancio sorprende la retroguardia casalinga e Camoletto, più veloce di tutti, ne approfitta anticipando il portiere in uscita con un beffardo tocco di piatto. Il Duomo Chieri inserisce sulla fascia sinistra il temuto "Pandemonio", ma Nigro e Scarpa sono attentissimi e non gli concedono alcunché. Il nostro numero 21, però, lascia il campo a favore del fratello Cristian e Negri (colpito da un leggero affaticamento, ndr) si accomoda in panchina a favore di Gallo. Nigro viene arretrato terzino e Novo torna alle sue origini di centrocampista. Il giovane Scarpa, invertitosi con Arnone sulla destra, tenta di imbastire qualche bella azione con tocchi preziosi, ma patisce un pò l'inserimento nella fase concitata della gara e il campo pesante. Il finale della partita, è ancora di marchio Visitazione. Arnone viene bloccato in stile rugbistico dai difensori casalinghi e guadagna una punizione poco distante dal limite. Albisino calcia la sfera destinata a togliere le ragnatele sotto il palo lontano, ma il portiere avversario è bravissimo a respingere la conclusione verso il lato destro del campo. Qui, Savasta, raccoglie il pallone e senza scrupoli lo rimette in mezzo: Arnone è il meglio piazzato e con un perentorio stacco di testa insacca in rete. A circa 5 minuti dalla fine, Camoletto lascia il posto a Capobianco, ma la partita non ha più molto da dire. Il nostro numero 23 tiene in apprensione la difesa avversaria e fa respirare la squadra. Gallo lotta su ogni pallone (anche se non viene ben assistito dai compagni in debito di ossigeno, ndr) e proprio quando toglie la sfera dai piedi di un difensore avversario per involarsi contro il portiere, l'arbitro fischia la fine della gara.
Opaca Visitazione nella prima frazione, che impiega troppo tempo per entrare in partita. Il secondo tempo, al contrario, è stato giocato con buon ritmo e cinicamente sono arrivati 3 importantissimi gol. Ora l'importante è continuare la striscia positiva sulle ali dell'entusiasmo.

Qual è stata la causa della sconfitta patita contro il San Remigio?

Chi è il vostro giocatore "classico" (nel senso di storico) preferito?

Useresti anche tu la scusa: "Arbitro, stavo correndo!" per giustificare un rigore appena causato?

Qual'è stata la più incredibile meteora della storia della squadra?