martedì 6 dicembre 2011

As Visitazione-San Remigio 3-1 (1-0 p.t.)

La Visitazione si congeda dal suo pubblico nel migliore dei modi e Capezzuto può tranquillamente mangiare il famoso "panettone" natalizio. Con un pizzico di fortuna gli atleti "gialli" riescono a portare a casa la 7a vittoria consecutiva. Ma andiamo con ordine... Ancora privo di Damosso e Arnone, Capezzuto disegna il suo 4-4-2 orfano anche del regista Albisino (la botta al costato di Domenica scorsa non gli ha permesso di scendere in campo, ndr). La formazione è quella composta da Pomilla tra i pali. In difesa Savasta, Dellapiana, Gian Paolo Scarpa e Nigro. A centrocampo, Camoletto, Piazza, Novo e Cristian Scarpa. In attacco Mannino e Perra.
Dalle prime battute le 2 squadre non sembrano occupare i rispettivi posti in classifica perché lo spettacolo offerto è veramente basso. La retroguardia dei nostri parte molto bassa e i centrali di metà campo si trovano spesso a dover coprire delle praterie. Proprio perché più impegnati a rincorrere piuttosto che ad impostare, Piazza e Novo non riescono a servire come vorrebbero una coppia di punte rapide e veloci come Mannino e Perra. Il San Remigio pare più a suo agio tra le mura nemiche e costruisce un paio di belle occasioni. Durante la prima, il numero 10 si trova a colpire indisturbato di testa, ma la sua conclusione finisce fuori di un soffio. Durante la seconda, il numero 11 avversario è bravo a beffare con un leggero tocco Pomilla in uscita, ma il numero 7 ospite è ingenuo nel ribadire il tiro in rete quando si trovava in netto fuorigioco. Dall'altra sponda Perra ci prova su punizione, mentre Mannino colpisce violentemente la sfera appena dentro l'area per vederla finire respinta sul fondo. Gli ospiti comunque dimostrano un predomio territoriale che si manifesta con delle conclusioni da lontano (il solito numero 10 tra tutti, ndr). Pomilla fa comunque un'ottima guardia e non si fa intimorire. Capezzuto vede i suoi in difficoltà e chiede un timeout. L'allenatore mette subito in chiaro che non si può giocare così schiacciati dietro e che è necessario far girare il pallone; inoltre fa notare come la fascia più utilizzata sia stata quella sinistra cioè quella di Nigro e del giovane Scarpa e quanto sia stata trascurata quella opposta. Dopo la breve interruzione i "canarini" paiono tornare in sè: difesa più compatta, e gioco rapido sulle fasce. Di lì a breve Perra regala al publlco una perla del suo repertorio: controlla di petto un lancio lungo, evita l'intervento di un primo avversario e ne dribbla un secondo per spostarsi il pallone sul sinistro ed incenerire il portiere con un mezzo collo/esterno che si infila sul palo lontano. Il San Remigio subisce il colpo e la Visitazione ne approfitta per riconquistare quei metri persi nei minuti precedenti, ma le occasioni da gol latitano e il primo tempo si conclude senza grandi emozioni.
A differenza di come era finita la prima frazione, gli ospiti si portano subito avanti e bloccano i nostri nella loro metà campo. Nei primi 10 minuti il San Remigio trova il gol del pareggio con un bell'inserimento del numero 11 che è bravo ad evitare l'intervento dello Scarpa ricciolino e a depositare a fil di palo il pallone che Pomilla riesce solo a sfiorare. La tensione sale e in campo la partita si accende. Si gioca ormai con tanta foga agonistica e non mancano alcuni duri interventi come alcune plateali proteste (Mannino ammonito, ndr). Anche Perra viene a dare una mano dietro e qualcosa cambia. La Visitazione torna ad impostare il suo gioco e a far valere il fattore campo. Camoletto e il giovane Scarpa fanno un ottimo movimento sulle fasce e diventano l'uomo in più là davanti. Piazza e Novo forniscono ottimi spunti e sontuosi recuperi di palloni vaganti per poi giocarli con tutta la loro sapienza tattica. La linea difensiva, nonostante qualche sbavatura, riesce ad organizzare un muro compatto sul quale rimbalzano le velleità avversarie. Mannino non perde tempo e approfitta della situazione per regalarsi l'8a rete personale con un bolide dal limite che sbatte sulla parte bassa della traversa e si insacca in rete. Di lì a breve, piove sul bagnato per il San Remigio: totalmente solo, il numero 5 avversario si infortunia in maniera grave ed è costretto ad uscire dal campo (per lui facciamo uno sportivo "in bocca al lupo" per un rapido recupero, ndr).La sua presenza si faceva parecchio sentire anche al centro del campo, grazie alla sua incredibile capacità di vincere i contrasti aerei. La Visitazione comunque non può permettersi di provare compassione e cerca il colpo del ko. Gli ospiti di lì a breve crollano, anche se provano un colpo beffardo approfittando di una sciagurata sortita offensiva di Dellapiana che, non servito sullo scatto, gli regala spazio in contropiede. Il numero 11 riesce ancora ad eludere la marcatura, ma Pomilla e il ritorno di Gian Paolo Scarpa lo costringono ad una serie di dribbling fumosi che si concludono in un niente di fatto. La doppietta di Perra, servito perfettamente da Mannino è il gol che chiude l'incontro: il nostro numero 22 è bravo a servire il suo compagno di reparto con un assist rasoterra dalla corsia di destra. Il nostro numero 9 è altrettanto lesto nell'anticipare il portiere avversario con un tocco ravvicinato. Capezzuto decide di far riposare Cristian Scarpa, autore di una prestazione positiva, a favore di un incontrista come Negri che riesce a dire la sua ringhiando come sa in mezzo al campo. Nel giro di pochi minuti Piazza si trova a tu per tu con il portiere, ma decide di servire l'accorrente Novo che sparacchia incredibilmente alto. Il San Remigio cerca di riaprire il match, ma l'azione viene bloccata per un dubbio fuorigioco, proprio come capita qualche attimo dopo prima a Camoletto e poi a Piazza, i quali vengono misteriosamente sorpresi dietro la linea difensiva avversaria. La gara si concluderà dopo 5 minuti di recupero.
E' obbligatorio stare con i piedi per terra, anche perché si è solo arrivati a mezzo giro della boa, ma questa Visitazione pare quella più convincente degli ultimi anni. Difesa compatta, centrocampo dominante e attacco pungente. Capezzuto dovrà risucire a tenere alta la tensione in vista del ritorno sul campo. La prima data in calendario è quella della prima Domenica di Febbraio contro l'Arignanese, ma ci sarebbe ancora in ballo il recupero di campionato contro il Duomo Chieri. Onore al San Remigio che ha dimostrato di valere il posto che merita in classifica, ma è giusto che la Visitazione si goda il suo momento di gloria.

martedì 29 novembre 2011

San Bernardino-As Visitazione 3-4 (1-2 p.t.)

Una Domenica di passione, ma che vale la 6a vittoria consecutiva. Capezzuto premia il ritorno di Negri inserendolo subito nella formazione titolare. Insieme a lui, a centrocampo, schiera Albisino in mezzo con Cristian Scarpa e Mannino sulle corsie laterali. In difesa è la "solita" musica con Pomilla dietro a Gian Paolo Scarpa e Dellapiana con Savasta e Nigro terzini. In attacco Perra supportato da Piazza.
Chi ben inizia, è a metà dell'opera: la Visitazione parte bene: reparti corti e attacco pungente. Mannino ci prova con una punizione dalla distanza, ma il suo tiro si spegne alto. Sul fronte opposto anche il numero 10 avversario prova a beffare Pomilla, ma la conclusione non ha l'esito sperato. Albisino ricama un eccellente filtrante per il movimento di Mannino che con mestiere guadagna il rigore dopo essere stato atterrato dal portiere casalingo (giallo per lui, ndr). Piazza si presenta sul dischetto e freddamente regala la prima gioia ai suoi compagni. Nel giro di pochi minuti Mannino è ancora ben servito, questa volta dal sinistro di Perra. Il nostro numero 22 tiene bene la posizione e anticipa l'uscita dell'estremo difensore con un preciso diagonale mancino. E' il 2-0. Ancora nei panni di uomo assist, Perra cerca rasoterra l'accorrente Cristian Scarpa, il furetto foggiano viene però anticipato dalla retroguardia avversaria. La Visitazione non molla la presa e cerca il colpo del ko attanagliando il San Bernardino nella propria metà campo. Albisino e Negri lottano e ricamano a centrocampo, mentre i terzini creano la superiorità numerica sulle fasce. Dellapiana, in seguito agli sviluppi di un angolo, trova l'inzuccata vincente che viene parata e proprio sulla respinta di quest'ultima Piazza cerca di chiudere i conti in rovesciata, ma il suo tiro viene nuovamente deviato in corner. Dopo questa sfuriata, gli ospiti abbassano il baricentro e, complice un calo di tensione, i padroni di casa ne approfittano. Il centrocampo giallo tentenna e la difesa va in affanno. Il gol della speranza del San Bernardino arriva da un rinvio sbagliato della nostra retroguardia raccolto dal numero 9 che non esita a calciare in porta sorprendendo Pomilla con una traettoria morbida. Nei minuti finali, la vera protagonista in campo è la nebbia. La visibilità scende e a risentirne è soprattutto lo spettacolo offerto. Capezzuto prova a dar una nuova spinta invertendo le fasce, ma è ancora il San Bernardino a rendersi pericoloso: Gian Paolo Scarpa è comunque provvidenziale nel salvare la propria porta con 2 interventi in scivolata che bloccano le velleità avversarie.
A partire dai primi minuti del secondo tempo, il San Bernardino cerca il gol del pareggio e lo trova. Colpevolmente solo in mezzo all'area, il numero 10 avversario devia di testa l'angolo che vale il 2-2. Capezzuto inizia a giocarsi la carta del rapido Camoletto, a favore di un Perra in affanno. A causa della nebbia, dalla panchina della Visitazione non si fa nemmeno in tempo a vedere il contestato rigore avversario: Gian Paolo Scarpa, Dellapiana e Savasta chiudono tra le loro grinfie il numero 10 avversario e il pallone finisce fuori dall'area. Quando Camoletto sta per avviare la manovra di contropiede, l'arbitro decide di fischiare (con un ritardo clamoroso, ndr) la massima punizione. Lo stesso numero 10 si incarica della massima punzione e non sbaglia: Pomilla intuisce, ma il rigore è calciato in maniera magistrale. Capezzuto si gioca anche l'ultimo cambio: Negri lascia spazio a Novo. Si passa alla difesa a 3 con l'avanzamento di Savasta sulla corsia laterale destra. Da questo momento, è un assedio giallo e la fascia del capitano risulterà quella più incisiva. Novo pennella un angolo per l'incornata di Piazza, ma il pallone tocca solo la parte alta della traversa. Dellapiana, sempre di testa, non trova l'impatto giusto per deviare un corner di Piazza e la sua conclusione risulta imprecisa. Il gol del pareggio è comunque nell'aria. Una triangolazione Camoletto-Savasta-Camoletto porta lo scatenato numero 27 a crossare. Gli avversari tentennano e ad approfittarne è il solito Mannino che nell'area piccola non perdona. Si ritorna alla difesa a 4. A 10 minuti dalla fine Piazza sfrutta perfettamente una sponda di Mannino: il nostro numero 7 trova dal limite un destro chirurgico che si infila sul palo lontano. L'arbitro concede 4 minuti di recupero. Gian Paolo Scarpa e Dellapiana si mettono in mostra con delle chiusure in bello stile e non concedo centimetri all'avanzata casalinga. Pomilla vola e disinnesca un tiro velenoso da fuori area e nell'ultimo minuto di recupero viene espulso il portiere del San Bernardino per un entrataccia a centrocampo su Mannino lanciato in contropiede. Questo episodio mette praticamente la parola fine alla gara.
Una partita intensa, piena di capovolgimenti di fronte. Da bocciare l'atteggiamento di superiorità (ingiustificata, ndr) e alcune reazioni nervose che potevano costar care. Da promuovere la voglia di vincere che ha fatto muovere gli scarpini dei nostri fino a portarli alla vittoria. Una manovra a tratti confusa e a tratti precisa: ecco un altro segno della gara a 2 facce disputata dalla Visitazione che comunque può gioire per il bottino pieno.

giovedì 24 novembre 2011

As Visitazione-San Benedetto 2-0 (0-0 p.t.)

Capezzuto schiera un 4-4-2 quasi obbligato a causa dei lungodegenti Damosso e Negri e dell'infortunio più recente di Arnone. In porta Pomilla difeso da Savasta, Dellapiana, Gian Paolo Scarpa e Nigro. A centrocampo Camoletto, Novo, Albisino e Mannino. In attacco Perra supportato da Piazza.
La San Benedetto inizia in maniera gagliarda e prende il sopravvento a centrocampo. Il possesso palla è degli avversari che però non trovano uno sbocco per le loro manovre. Le difese sono concentrate e non concedono spiragli agli attaccanti opposti. La fascia sinistra della Visitazione non inizia nel migliore dei modi: Nigro e Mannino faticano a trovare il dialogo e la sincronia dei movimenti e gli ospiti ne approfittano. Il numero 10 avversario, lì, trova terreno fertile e le sue iniziative creano i principali grattacapi a Pomilla &Co.. Dellapiana, appena dentro l'area, contrasta energicamente l'attaccante avversario, ma l'intervento è al limite del regolamento. Poco dopo è il turno di Scarpa che si immola deviando una conclusione a botta sicura in angolo. Di lì a breve, la Visitazione torna a macinare gioco e la fascia sinistra si assesta. Dellapiana ha una monumentale occasione, ma il suo tuffo di testa non ha buon esito. Perra cerca di mettere la firma sulla gara, ma il suo tiro finisce alto come anche le 2 conclusioni da fuori capitate sui piedi di Albisino. Sul ribaltamento di fronte, Pomilla, attento ai rimbalzi pericolosi del campo, blocca una conclusione da fuori in 2 tempi. Camoletto e Novo lottano e recuperano una quantità impressionante di palloni: non lasciano mai alzare la testa agli avversari. La difesa dei padroni di casa è precisa e non commette sbavature, in maniera particolare si distingue il puntuale Savasta che non lascia passare l'uomo e dimostra tutta la grinta che l'ha reso capitano. Dopo un predominio iniziale San Benedettino e quello successivo dei nostri atleti, il primo tempo si chiude sullo 0-0. Le difese paiono troppo serrate per concedere occasioni da gol nitide.
Il sipario del secondo tempo si apre e con la stessa recita del primo, ma la San Benedetto, presto, inizia ad arrancare. La Visitazione punge di più. La cerniera a centrocampo costituita da Albisino e Novo non lascia passare uno spiffero. In maniera particolare il nostro numero 8: il suo impatto sulla partita è devastante. Non perde un duello aereo e si dimostra uno scoglio insuperabile per le velleità avversarie. Perra prova ancora a cercare la via del gol, ma in questa seconda frazione è più propositivo e si sacrifica di più per i compagni. Il suo mancino disegna 1 assist interessante che i suoi compagni di reparto non riescono a trasformare in gol ed una conclusione da posizione defilata che bacia la parte alta della traversa. Anche Camoletto si prodiga là davanti e a metà della ripresa ha un'occasione dal limite. Fa tutto bene, tranne la conclusione: alta non di molto. Sull'onda dell'entusiasmo la Visitazione tiene il piede sull'acceleratore e il gol non tarda ad arrivare. Sempre il nostro numero 27 sradica dai piedi avversari la sfera e cerca un compagno in mezzo, il suo cross viene deviato e respinto corto dalla difesa ospite. Piazza è lì ben appostato, controlla con tutta calma e infila il pallone sotto il primo incrocio con una naturalezza impressionante. La San Benedetto non ci sta e cerca il pareggio. I loro attacchi si infrangono sulla solida difesa e sull'ottimo filtro del centrocampo della squadra di Capezzuto. Nigro gioca un secondo tempo al limite della perfezione, ottimi anticipi, ottime chiusure e ripartenze altrettanto degne. L'intesa con Mannino è magnifica. Anche la fascia destra dimostra un meccanismo ben rodato e oliato nel corso del tempo. Savasta è puntuale e i suoi interventi sono puliti. Camoletto insidia costantemente i portatori di palla avversari. Piazza torna a centrocampo e fa ripartire elegantemente l'azione. Gli ospiti collezionano una manciata di angoli e di punizioni pericolose, ma la concentrazione della difesa della Visitazione è l'arma in più per non subire la rete. Pomilla si rende protagonista con un'uscita decisa in seguito ad un filtrante velenoso e con 2 deviazioni in bello stile su 2 traversoni, 1 basso e 1 alto. L'occasione più ghiotta per pareggiare sarà solo una traversa alta colpita con pericoloso pallonetto/cross che comunque non rallenterà le folate offensive della Visitazione. Forse preso dalla frustrazione, il numero 9 avversario decide di colpire Scarpa a palla lontana. La reazione, per protesta, del nostro numero 21 non tarda ad arrivare come anche il suo cartellino giallo. La girandola dei cambi investe Camoletto e Piazza a favore dei freschissimi Cristian Scarpa e Nardi. Proprio quest'ultimo si rende protagonista con una discesa sulla destra che termina con un passaggio indietro a Perra. Il suo tiro viene respinto. Qualche istante dopo il nostro numero 9 si rifà servendo a Mannino, con una girata di prima, il più invitante dei palloni. Mannino controlla e avanza a gran velocità verso l'estremo difensore che nulla può sulla sua fredda conclusione. I 4 minuti di recupero, concessi dall'ottimo Cavuoti (un arbitro d'eccezione per il nostro derby, ndr), sono pura formalità e la gara si conclude sul 2-0.
Questa Domenica si è vista una Visitazione dai 2 volti: prima titubante, poi straripante. Il secondo tempo è stato all'insegna della veloce manovra gialla che a tratti pareva incontenibile. Dimostrazione che con la giusta concentrazione e serenità in campo si può andare lontano, anche perché la San Benedetto rimane sempre tra le squadre più forti della competizione.

martedì 25 ottobre 2011

Atletico Real-As Visitazione 0-3 (0-3 p.t.)

I gialli ottengono la quarta vittoria in 5 partite, ma tra tutte, è forse quella meno esaltante come prestazione collettiva.
Capezzuto schiera lo stesso pacchetto arretrato davanti a Pomilla, cioè Savasta, Dellapiana, Gian Paolo Scarpa e Nigro. In mezzo al campo ci sono Novo e Albisino con Arnone e Mannino sugli esterni. In attacco c'è il ritorno dal primo minuto di Perra supportato da Camoletto.
La Visitazione inizia la gara con il piglio giusto. Complice un ringiovanimento della rosa, l'Atletico Real non riesce ad opporsi alle folate offensive del tridente Camoletto-Mannino-Perra. I tre dimostrano un buion feeling e dialogano velocemente sulla fascia sinistra. Nei primi minuti, un caparbio Perra, prova a violare la porta casalinga, ma le sue conclusioni non hanno buon esito. All'undicesimo della prima frazione, però, il tandem Savasta-Arnone sulla destra fa ripartire l'azione e appoggia la sfera a Novo che senza esitare lascia partire il filtrante per Mannino. Il nostro numero 22 è freddissimo nel dribblare l'estremo difensore e nel depositare in rete il pallone dell'1-0. In questo frangente Pomilla non viene quasi mai impensierito, anche se la coppia Dellapiana-Scarpa scricchiola un pò sulle iniziative avversarie. Degna di menzione è la sua tempestiva uscita fuori area con i piedi per salvare un contropiede in atto. Il 2-0 è presto servito. A circa 20 minuti dall'inizio Arnone recupera l'ennesimo pallone che Perra prolunga in fascia con un pregevole tacco/esterno. Il nostro numero 16 macina metri su metri ed entrato in area trova il tiro-cross che viene fortunosamente deviato in rete dal numero 15 avversario. Il gol verrà comunque attribuito ad Arnone. La partita si incattivisce un pò, alcuni "senatori" della squadra ospite non ci stanno: il numero 10 avversario entra duro su Camoletto, ma i gialli sono bravi a non cedere alle provocazioni. La vera macchia di una prestazione comunque positiva per i nostri, sarà solo l'impostazione della manovra che a tratti parrà macchinosa e imprecisa (soprattutto le ripartenze dalle retrovie, ndr). Il secondo sigillo personale di Mannino è un capolavoro: Novo addomestica il pallone e lo serve nuovamente al nostro numero 22 che sulla fascia sinistra, appena entrato al limite, decide di lasciar partire una conclusione a giro con il destro sul palo lontano togliendo le ragnatele dal 7. Sul 3-0 la partita ha ben poco da dire, anche se nella prima frazione c'è ancora il tempo per assistere ad una tambureggiente azione sulla fascia destra del tandem collaudato Arnone-Savasta con quest'ultimo bravissimo dal fondo a fintare in un primo momento il cross per poi lasciar partire il traversone vincente a favore della testa di Novo che si erge nel mucchio selvaggio intorno. L'inzuccata del nostro numero 8 viene deviata però dal portiere casalingo. Prima dello scadere, Albisino prova a regalare la gioia della tripletta a Mannino che si trova ancora una volta a tu per tu con il portiere. Il tentato pallonetto si infrange sulla traversa per poi essere catturato dalla difesa casalinga.
Il secondo tempo è più avaro di emozioni perché le difficoltà di manovra degli ospiti, già palesate nel primo tempo, sono più evidenti. Novo, cercando più di spingere piuttosto che di contenere, non compie più un buon lavoro di collante tra i reparti. Dellapiana gioca con l'obiettivo di tenere la difesa alta cercando di lasciare gli avversari in fuorigioco, ma il risultato non è dei migliori. Nigro cerca le giocate più difficili non riuscendo a dare il solito contributo alla squadra. Su un contropiede fulminante il numero 7 avversario si trova a tu per tu con Pomilla che gli sbarra la strada compiendo un vero prodigio. E' poi il turno del numero 10 che è bravo a non farsi soprendere in fuorigioco, ma sbaglia completamente la mira e il tiro si spegne sul fondo. Nel marasma generale, Arnone, perfettamente innescato da Mannino, cerca la doppietta tentando un colpo sotto che rimbalza una volta di troppo davanti alla linea di porta per poi finire di poco sopra il legno. Albisino e Camoletto cercano la gloria personale con delle conclusioni da fuori che non hanno buon esito. Capezzuto decide allora di far rifiatare Mannino e Arnone inserendo al loro posto Cristian Scarpa e Nardi. La musica non cambia. Sulla sinistra il giovane Scarpa e Nigro tentennano cercando giocate ad effetto. Poteva costare caro un malinteso tra quest'ultimo e Pomilla che comunque riesce a tenere la sua porta imbattuta. Nardi lancia in maniera deliziosa l'ennesima sovrapposizione di un generoso Savasta che crossa veloce in mezzo, ma il pallone non viene intercettato da alcun suo compagno. Sul finale Albisino si rende protagonista di un episodio di fair-play: l'estremo difensore avversario si infortunia in un'uscita alta e il pallone finisce sui piedi del nostro numero 10 che si rifiuta di tirare e preferisce spedire il pallone in fallo laterale.
La Visitazione non incanta, ma vince chiudendo la partita già nei primi 35 minuti. Nel secondo tempo sono ricomparsi alcuni "mali" che hanno afflitto la formazione gialla nel corso della stagione attuale e di quelle passate, come lo sfilacciamento dei reparti e l'ostinazione nel giocare sempre sulla stessa corsia. Tuttavia la vittoria è il modo migliore per far digerire a Capezzuto queste pecche. E' comprensibile (ma non giustificabile, ndr) che possa arrivare un piccolo calo fisiologico dopo 3 partite in cui il parziale sia di 11 gol fatti e 0 subiti. Dopo una settimana di stop per il "ponte" del 1° Novembre, si riprenderà in casa con il Duomo Chieri.

martedì 18 ottobre 2011

As Visitazione-Accademia Beinasco 4-0 (1-0 p.t.)

Se servivano delle conferme, ci sono state. La Visitazione, dopo un primo tempo di stenti, passeggia su un'Accademia Beinasco quadrata e organizzata, ma poco incisiva.
Ritornano disponibili il capitano Savasta e Dellapiana, ma Damosso rimane in infermeria. Capezzuto schiera il suo 4-4-2 con Gian Paolo Scarpa e Dellapiana centrali davanti a Pomilla. I terzini sono coperti da Savasta e Nigro. A centrocampo, da destra a sinistra, troviamo: Arnone, Novo, Albisino e Cristian Scarpa. In attacco Camoletto e Mannino.
Il primo tempo non riserva grandi emozioni perché le squadre passano più tempo a studiarsi piuttosto che ad offendere. Il gioco ristagna a centrocampo e quando la manovra trova sbocchi avanti, le retroguardie fanno il loro dovere. L'Accademia Beinasco, mai vista nella competizione del Csi, presenta buoni atleti e un buona disposizione in campo, ma il dinamismo superiore della difesa gialla permette a Pomilla di compiere interventi di ordinaria amministrazione. Il nostro numero 1, comunque, è bravo nel bloccare nella morsa delle sue braccia ogni pallone che arriva nell'area piccola senza sbavature. Arnone si propone costantemente avanti, ma si gioca soprattutto sul lato del giovane Scarpa, la cui marcatura viene sempre raddoppiata (autore oggi di una convincente prestazione come Domenica scorsa, ndr). Albisino e Novo paiono un pò macchinosi dell'imbastire le trame offensive e Camoletto e Mannino non vengono molto serviti. Il tutto pare scorrere sul binario della noia quando il nostro numero 8 batte rapidamente una punizione dalla trequarti a favore dell'inserimento di Cristian Scarpa. Il difensore avversario devia il pallone che finisce sul petto di Arnone. Il nostro numero 16 non teme il contatto fisico e resistendo alla carica dell'ultimo difesore, avanza indisturbato in area e piazza il pallone alle spalle del portiere avversario che viene ammonito per protesta. Nel primo tempo non si registrano altre particolari emozioni, a parte un tiro sporco di Camoletto ed una rovesciata di Mannino che non hanno buon esito. In un'altra occasione, quest'ultimo, infuriato per l'ennesima entrata dura che gli viene riservata, viene graziato dall'arbitro dopo veementi proteste.
Il secondo tempo non riserva altre particolari emozioni. Gli ospiti cercano la rete del pareggio, ma Savasta, Dellapiana, Gian Paolo Scarpa e Nigro formano un muro invisibile e bloccano sul nascere, con ottimo tempismo, le offensive avversarie. Solo su calcio da fermo rischiano qualcosa, ma la mira dei numeri 11 e 9 avversari è imprecisa. Dopo 10 minuti Capezzuto indovina le mosse che annichiliscono l'Accademia Beinasco. Piazza e Perra entrano al posto del giovane Scarpa e di Savasta e si sistemano davanti (Arnone viene arretrato terzino destro e Mannino si sistema in fascia come Camoletto, ndr). Su azione d'angolo, Piazza pennella sulla testa di Dellapiana il pallone del 2-0, il nostro difensore ringrazia e insacca la sfera schiacciandola a terra. Poco dopo Perra si libera del marcatore diretto e dal limite infila l'estremo difensore avversario con una rasoiata mancina che non gli lascia scampo. Gli ospiti provano a cercare il gol della bandiera, ma Nigro e Pomilla sono provvidenziali nello sbrogliare la matassa in 2 occasioni. Le fasce, che nel primo tempo avevano logorato gli avversari, adesso "rinfrescate" dai cambi tattici, godono di più libertà e sono la chiave della manovra gialla. Albisino e Novo, oliati gli ingranaggi, ritornano a fare il loro ottimo lavoro di taglio e cucito. Arnone pare avere una fonte inesauribile di energie. Ad una decina di minuti dalla fine Mannino viene perfettamente lanciato a tu per tu con il portiere. La sua prima conclusione viene respinta, ma è fortunato nel ritrovare l'equilibrio e soprattutto il pallone durante la seconda. La rete del 4-0 è servita. Su un'azione di contropiede Piazza serve con una superba acrobazia Mannino che da 25 metri prova la conclusione in corsa. Il suo tiro bacia quasi la parte alta della traversa. Poi è il turno di Piazza che pescato splendidamente da Perra centra in pieno il legno. Ma per oggi basta così.
Quattro reti sono un passivo pesante per una squadra compatta come l'Accademia Beinasco, ma la Visitazione è stata cinica e ha saputo colpire il nemico al momento giusto. La manovra sviluppata sulle fasce è stata ancora una volta la chiave del successo. Ovvio che alcuni meccanismi sono ancora da mettere a punto, ma la vittoria è il miglior modo per far morale e per far digerire ciò che è ancora da sistemare. Il 4-0 non deve far montare la testa ai canarini che dovranno affrontare il prossimo impegno, contro l'Atletico Real, con la stessa determinazione e la stessa fame di vittoria vista in campo due giorni fa.

lunedì 10 ottobre 2011

Nautica Publieuro 2000-As Visitazione 0-4 (0-2 p.t.)

La Visitazione trova il bel gioco ed esce dalle mura "nemiche" con il bottino pieno, ampiamente meritato. La Nautica che nelle sfide dello scorso campionato era stata la "bestia nera" dei nostri, rimane a bocca asciutta ed esce dal campo a testa bassa.
Ancora privo di Dellapiana e Savasta (comunque sempre presenti in tribuna, ndr), Capezzuto schiera la stessa retroguardia della Domenica precedente. I 4 a difendere Pomilla sono Arnone, Gian Paolo Scarpa, Damosso (oggi capitano, ndr) e Nigro. Sulla linea mediana: Nardi, Novo, Piazza e Cristian Scarpa. In attacco c'è una coppia di attaccanti veloci che non danno riferimenti: Camoletto e Mannino.
I padroni di casa, grazie alla loro esperienza, partono più ordinati e gli ospiti ci impiegano un pò a prendere le misure. Pomilla non corre troppi rischi, i tiri che arrivano sono fuori dallo specchio o vengono facilmente controllati. Nardi cerca la gloria personale con una conclusione di poco alta, ma ad aprire le danze è Camoletto che, in uno dei contropiedi più classici perfettamente innescato da Piazza, macina tutta la corsia sinistra e con un colpo da biliardo firma il sorpasso dei gialli. La Nautica accusa il colpo e viene meno la solidità dimostrata nei primi minuti. Uno scatenato Camoletto al limite del fuorigioco scatta sempre sulla corsia mancina e rimette in mezzo per l'accorrente Novo. Il suo tiro colpisce il palo interno sulla destra e dopo aver attraversato tutta la porta ritorna su piedi del nostro numero 9 che dà una seconda possibilità, ma a Nardi: il risultato è comunque lo stesso, il suo tiro in corsa si spegne a lato. Sempre il numero 11 giallo, dal limite dell'area destro, si accentra e prova la conclusione a giro. Perfetta la preparazione, ma il pallone non prende il giro alla "Del Piero". Sarebbe potuto essere un grandissimo gol. Il 2-0 arriva da un'azione analoga, ma dalla sinistra. Il giovane Scarpa fa secco un uomo, elude l'intervento di un secondo e mette il pallone sotto la traversa. Il tiro non prende un ottimo giro, ma si insacca imparabilmente alle spalle dell'estremo difensore avversario. Capezzuto si gongola in panchina per aver scelto di schierare un esterno destro a sinistra ed un mancino sulla corsia destra. Una Visitazione mai doma cerca il colpo del ko. Novo entra in area dal lato destro e a tu per tu con il portiere lascia partire una bordata che finisce di poco a lato. Mannino, nell'area piccola, subisce un probabile gioco pericoloso da parte di un difensore casalingo e finisce a terra. Cure mediche a bordo campo per lui. Camoletto unica punta. Approfittando dell'uomo in più, la Nautica prova a riaprire la gara. La difesa ospite, finora molto attenta, commette un errore grossolono lasciando partire il numero 11 avversario a tu per tu contro Pomilla. L'estremo difesore non si fa sorprendere dal primo dribbling dell'attaccante e lo neutralizza. Dimostra poi un'eccellente reattività alzandosi e disinnescando subito la seconda conclusione del medesimo attaccante. Camoletto, pescato da Nardi, cerca il gol capolavoro con una combinazione "controllo, palleggio e tiro", ma non ha fortuna. La partita potrebbe chiudersi quando Arnone, con una sua ennesima sovrapposizione, conquista un preziosissimo rigore. Piazza, ammonito per un battibecco con il portiere avversario, lascia tirare l'estrema punizione a Gian Paolo Scarpa, ma il suo tiro è lento e centrale. Il portiere blocca in 2 tempi. Questo comunque non va ad intaccare la prestazione prettamente difensiva del nostro terzino rispolverato come centrale, assolutamente di primo livello. Il primo tempo si conclude di lì a breve.
Anche il secondo tempo è ricco di emozioni. I padroni di casa si buttano avanti cercando il gol che riaprirebbe il confronto, ma è un grave errore perché la Visitazione approfitta delle ampie praterie lasciate a disposizione. La velocità degli attaccanti e le sovrapposizioni dei terzini sono la chiave del successo odierno. Mannino, tornato in campo stoicamente, penetra come una lama calda nel burro tra le linee nemiche, ma il suo diagonale non trova l'esito che meriterebbe. Non è buona la prima, ma la seconda sì. Il nostro numero 22 è bravo nel controllare al limite un pallone e a girarsi rapidamente scaricando un violento rasoterra. Il portiere nulla può e il 3-0 viene scritto sul referto arbitrale. La retroguardia gialla, leggermente arretrata, contiene comunque bene le folate offensive avversarie e Pomilla è costretto ad interventi di normale amministrazione. Damosso, anticipando un avversario trova un lancio al bacio per Camoletto che dribblando il portiere, viene steso: è rigore. L'arbitro risparmia l'estremo difensore casalingo dal cartellino rosso. Piazza, dal dischetto, angola troppo il tiro e il risultato rimane fisso sul 3-0. Mannino, scatenato, prova l'ennesimo diagonale, ma non ha fortuna. Damosso subisce un tunnel in area e allarga il braccio cingendo la cintura dello sgusciante numero 11, ma l'arbitro sorvola. Capezzuto porta Camoletto sulla corsia sinistra e avanza il giovane Scarpa a supporto della punta. Piazza, diventato zio ad inizio partita, lascia il posto ad Albisino per correre in ospedale. Subito il nostro numero 10 si rende protagosta servendo un pallone con i contagiri a Mannino che taglia in 2 la difesa avversaria. Ancora una volta il numero 1 avversario stende un nostro attaccante ed è nuovamente rigore. L'arbitro grazia per la seconda volta il portiere casalingo. Il rigorista, questa volta, è Albisino: il suo tiro bacia quasi il palo e si insacca sulla destra. Si dimostra ancora una volta il rigorista più freddo della squadra. Nel finale c'è ancora il tempo per assistere ad una rovesciata senza fortuna di Mannino e poi la gara si conclude senza sofferenze.
La Visitazione vista in campo ha regalato gioie ai propri tifosi e ha schiacciato la Nautica praticamente per tutti e 70 i minuti. Ma rimaniamo con i piedi per terra: alcune pecche rimangono da sistemare, come la retroguardia un pò bassa e l'essere più concreti là davanti. Tuttavia oggi si è vista un'ottima intesa tra i giocatori in fascia (i tandem Nigro-Scarpa e Arnone-Nardi hanno garantito solidità e si son resi protagonisti con spunti personali e sincronie quasi perfette) ed un ottimo filtro a metà del campo (quantità e qualità per i diligenti Novo e Piazza). Cercando di migliorare ancora sotto tutti i punti di vista (il cammino è lungo, ndr), la truppa di mister Capezzuto, Domenica prossima, dovrà affrontare gli avversari "sconosciuti" dell'Accademia Beinasco. Sarà un test più attendibile per capire le vere potenzialità e per capire le proprie ambizioni.

giovedì 6 ottobre 2011

Scarpa, torna il mal di pancia "Mi diverto sempre meno"

Dalla "sua" Foggia, il terzino svela i suoi malumori per il tempo che passa e la sempre meno voglia di scendere in campo. Ennesima brutta notizia per Capezzuto che si ritrova uno dei suoi uomini chiave demotivato e senza la grinta necessaria. "Comincio a invecchiare. Non ho più la stessa grinta che avevo prima, mi divertivo di più alcuni anni fa quando rimanevo anche dopo gli allenamenti per giocare e scherzare" sono le parole di Gian Paolo.

"IL CALCIO E' DIVENTATO NOIOSO"
Insomma il calcio non è più al centro dei pensieri del difensore: "Da giovane non pensavo ad altro, riempiva ogni secondo della mia vita, adesso è diventato una routine noiosa". Parole che devono preoccupare i tifosi dei canarini, che da lui si aspettano sempre il massimo, ma il "cavallo pazzo" sembra davvero non poterne più.

"NON GIOCHERO' CON I CAPELLI BIANCHI"
Il momento dell'addio è comunque lontano, ma non così tanto come in molti vorrebbero. "Non mi vedrete giocare fino a rovinarmi con i capelli bianchi come Nigro, voglio smettere quando sono ancora al mio massimo livello, anche se non sarà facile" ammette Scarpa. Il problema è sapere per quanto ancora il terzino sarà al massimo.

(liberamente tratto da "www.repubblica.it")

lunedì 3 ottobre 2011

As Visitazione-San Martino Rivoli 3-2 (1-1 p.t.)

Un finale al cardiopalmo per una partita combattuta e ricca di emozioni. L'epilogo regala, in maniera anche fortunata, la gioia dei 3 punti alla società di piazza del Monastero.
Capezzuto, solo responsabile tecnico e non più portiere, è costretto a schierare una formazione priva di 2 giocatori carismatici ed esperti come il capitano Savasta e Dellapiana. In porta esordisce Pomilla, al centro della difesa Damosso e Gian Paolo Scarpa, sulle fascie Arnone e Nigro. A centrocampo, da destra a sinistra: Cristian Scarpa, Novo, Albisino e Mannino. In attacco c'è il ritorno di Camoletto ispirato dalla buona vena di Piazza.
Il San Martino parte meglio. Squadra più corta e ripartenze veloci. Sugli esterni la Visitazione non soffre tanto perché i tandem Arnone-Scarpa e Nigro-Mannino fanno un buon filtro, più che altro i padroni di casa soffrono le iniziative che partono dal centro. I due centrali sono qualche metro indietro e tengono la squadra troppo lunga costringendo agli straordinari Albisino e Novo. Damosso viene subito ammonito per un fallo al limite sul numero 10 avversario (gli anni passano, ma lui è sempre la fonte principale del gioco del San Martino, ndr). Gli ospiti ci provano da lontano, ma il nostro estremo difensore è attento. I contropiedi della Visitazione non sono fulminanti, ma la retroguardia ospite arranca dietro le accelerazioni di Camoletto, Scarpa e Mannino (ammoniti i 2 difensori centrali, ndr). Quando la Visitazione pare più determinata a cercare il vantaggio, arriva la doccia fredda: Pomilla non riesce a trattenere una conclusione da lontano, ma si avventa per primo sul rimpallo. Quando ha il pallone tra le mani, con un intervento più che dubbio, il numero 11 avversario è scaltro nel sottrarglielo. Inutile l'intervento in extremis di Damosso che non riesce a difendere la porta. Camoletto è costretto ad abbandonare il terreno di gioco in seguito ad un malore: al suo posto entra Nardi. La reazione c'è: i padroni di casa continuano a macinare gioco e dopo una punizione di Albisino deviata in angolo e un tiro alto di Piazza trovano il pareggio. Su angolo del nostro numero 7, Damosso inzucca di testa sovrastando il portiere avversario. Il buon momento della Visitazione, però, dura poco perché l'arbitro fischia la fine del primo tempo.
La Visitazione, nella seconda frazione, pare molto più attenta e occupa costantemente la metà campo avversaria senza trovare lo spunto vincente. Il San Martino, però, è pericolosissimo nel contropiede e solo un colpo di reni di Pomilla evita il vantaggio su una conclusione debole, ma molto angolata. Il numero 10 avversario, oggi è ispirato e si conquista un rigore in seguito ad un rude intervento del "cavallo pazzo" Scarpa (ammonizione per lui, ndr). E' il secondo rigore a sfavore in due giornate, ma questa volta il tiratore, sempre il numero 10, è freddo e insacca alle spalle di Pomilla. Capezzuto decide di azzardare un 3-4-3 avanzando Arnone e questa si rivela la mossa vincente. Seppur con poca lucidità, i padroni di casa tornano padroni del gioco. L'ispirato Piazza, a causa di un dolore alla gamba destra, lascia il campo a favore di un redivivo Ieropoli che oggi si rivela l'uomo in più. Sontuosi i suoi controlli e suoi lanci che fanno intravedere la luce alla manovra gialla. Nardi, sfruttando proprio un suo assist, si trova a tu per tu con il portiere, ma la sua conclusione viene respinta. Novo e Arnone si fanno cogliere in fuorigioco, ma il gol è nell'aria. Da una punizione dalla trequarti di Damosso arriva la spizzata di Novo che serve a Ieropoli il pallone più comodo davanti al portiere. Il nostro numero 28 lo fulmina con tiro che non lascia scampo. Mancano 10 minuti e la voglia di vincere della Visitazione pare maggiore. Damosso prova a girare in rete un angolo del solito Ieropoli, ma il suo colpo di testa, questa volta, non ha buon esito. Albisino ci prova da fuori per ben 2 volte, ma le sue conclusioni finiscono alte. Mannino è scaltro nell'approfittare di un errore della retroguardia avversaria e solo il palo gli nega la gioia del primo gol. A due minuti dal termine però, accade quello che nessuno avrebbe pronosticato un quarto d'ora prima. Angolo di Ieropoli che pennella per l'accorrente Novo il pallone che si insacca sotto la traversa. E' il 3-2 definitivo. Capezzuto fa ri-arretrare Arnone per contenere meglio le ultime iniziative ospiti che però mancano di determinazione. Dopo un angolo allontanato da un eccellente Novo, l'arbitro fischia la fine.
La condizione fisica di fondo pare migliorata, tanto è vero che i padroni di casa hanno spinto fino alla fine. Mancano comunque ancora il ritmo e la lucidità vincenti per imporre meglio il proprio gioco. Il San Martino poteva meritare metà della posta in palio, ma quest'oggi gli audaci atleti della Visitazione non glielo hanno permesso grazie al loro killer-instinct.

martedì 27 settembre 2011

Arignanese Usd-As Visitazione 2-2 (1-2 p.t.)

La prima di campionato regala sempre emozioni importanti. L'esordio, per quanto riguarda il risultato, è buono, per come è maturato, no. C'è da dire che Arignano non è un territorio facile, solo l'anno scorso la Visitazione era riuscita ad espugnarlo col bottino pieno, quest'anno si deve accontentare di dividere la posta in palio.
E' emergenza portieri per gli ospiti: Capezzuto decide di ri-calarsi nel ruolo di estremo difensore data l'assenza di Pomilla. Il resto della squadra è composto da 9/10 da giocatori dell'anno scorso, con il solo esordio di Mannino. La difesa in linea è sempre a 4: Damosso e Dellapiana al centro con Savasta e Gian Paolo Scarpa terzini. A centrocampo Albisino e Novo in mezzo con Arnone e Nigro ali. In attacco il suddetto Mannino è supportato da Piazza.
La Visitazione parte subito forte, come doveva fare. I difensori tengono alta la squadra. Le ali cercano il dialogo con gli attaccanti e il centro del campo compie un ottimo filtro. I primi 20 minuti sono a stampo dei "gialli": Piazza è cinico nel girare in rete, con il suo piede meno nobile, la lunga rimessa di Arnone sulla quale si era avventato Nigro senza trovare l'impatto vincente. Piazza, in posizione centrale dal limite dell'area, non perdona: 1-0. Gli ospiti continuano a cercare un dialogo breve e veloce, mentre i padroni di casa si affidano solo a lanci lunghi cercando i loro numeri 11 e 3. Proprio dalla fascia di quest'ultimo nascono le principali insidie: Savasta fa fatica a contenerlo, ma è bravo nel concedergli solo tiri da posizione molto defilata. Novo, con una scorribanda centrale potrebbe siglare il 2-0, ma a tu per tu con il portiere, impatta male con il pallone e fa solo la barba al palo. Il doppio vantaggio, però, non tarda ad arrivare: Piazza è ancora il più lesto ad approfittare di un mancato rinvio avversario e con un pallonetto, al limite destro dell'area, beffa l'estremo difensore avversario. Qui finisce praticamente la partita degli ospiti. Forse appagata dal gioco espresso, la Visitazione non punge più con la stessa cattiveria e l'Arignanese guadagna metri. Arnone viene spostato terzino al posto del capitano Savasta al fine di contenere meglio le avanzate del numero 3. L'arbitro inizia a parteggiare per la squadra di casa che mette sul campo una cattiveria non solo sportiva e regala un paio di punizioni pericolose. Proprio da una di queste il numero 10 avversario centra la traversa. L'Arignanese ci crede e gli ospiti arrancano fino al gol del numero 3 che sorprende sia Arnone sia Dellapiana con un colpo di biliardo di mancino. La partita, con molti patemi per la Visitazione si trascina lenta fino alla fine della prima frazione.
Il secondo tempo si apre con un'Arignanese arrembante (il numero 3 viene schierato al centro dell'attacco, ndr), ma poco concludente. La Visitazione arretra e ciò sfilaccia eccessivamente tutti i reparti lasciano da soli Piazza e Mannino che non trovano il modo di impensierire la retroguardia casalinga su improbabili contropiedi non supportati dal resto della squadra. Non c'è un attimo di riposo per i difensori ospiti che comunque incassano bene i colpi. Damosso rischia il penality con un intervento in scivolata sul numero 3, ma il suo duro contrasto non viene sanzionato dal direttore di gara. Con Savasta a terra per infortunio, la Visitazione butta fuori la palla. Il numero 11 sorprende tutti non ridando il possesso della sfera, solo Damosso non si lascia superare e recupera attentamente il pallone facendo ripartire l'azione. Di lì a poco il capitano viene sostituito da Cristian Scarpa, autore di una prestazione con luci ed ombre: luci finché porta a spasso gli avversari sulla fascia guadagnando preziosi angoli che fanno rifiatare i compagni di squadra, ma purtroppo ombre ostinandosi a dribblare l'uomo senza cercare facili appoggi indietro per Arnone e commettendo il fallo al limite destro dell'area che causa il pareggio dei padroni di casa. Il numero 11 si incarica di tirare la punizione: il suo tiro passa attraverso la barriera colpevolmente aperta e sorprende Capezzuto che non riesce a respingere la conclusione centrale, ma potente. In questo momento Camoletto, febbricitante, entra al posto di Nigro (capitano per 10 minuti, ndr) e cerca di dare una mano in fase di contenimento. L'Arignanese gioca sempre nella metà campo avversaria, ma non riesce mai a concludere le sue azioni. Fatale è l'uscita a valanga di Capezzuto sullo scatenato numero 3. Quest'ultimo insegue disperato il pallone lungo, il numero 1 ospite esce in ritardo, ma si avventa sulla sfera deviandola in angolo. Questo non basta, accentuando la caduta e ingannanando l'arbitro, il numero 3 si procura il rigore del possibile vantaggio. Lui stesso si incarica di battere l'estrema punizione, ma, ipnotizzato da Capezzuto, calcia centrando il palo alla sua destra. Gian Paolo Scarpa è il più rapido ad avventarsi sul pallone ed a liberare l'area. Nervosismo nel finale quando Dellapiana offende a parole gli avversari e viene espulso dal direttore di gara (doppio giallo, ndr). Savasta, dalla panchina, offende l'operato dell'arbitro e viene allontanato dal campo (rosso diretto, ndr). Nei due minuti di recupero c'è spazio per Ieropoli che subentra a Mannino, ma la partita si conclude con un pareggio.
Ogni componente della Visitazione che conosce gli avversari, all'inizio, avrebbe firmato per un pareggio, ma per come si era messa la partita, no. Comunque se si aggiunge anche il rigore nel finale, possiamo parlare di punto "guadagnato". La condizione fisica è assolutamente da migliorare, ma le premesse per fare un bel campionato ci sono. Speriamo di divertirci maggiormente a partire dalla prossima Domenica, contro l'ostico San Martino di Rivoli.

lunedì 18 aprile 2011

As Visitazione-San Bernardino 2-1 (0-1 p.t.)

Prima della pausa forzata di 2 settimane, la Visitazione si congeda dal Csi con una soffertissima vittoria sul San Bernardino, un gruppo di avversari giovani e, per emergenza, in 10 sul terreno di gioco.
Capezzuto decide di far rifiatare un pò i giocatori più utilizzati nel torneo schierando un 4-4-2 con Maino (ancora una volta resosi disponibile alla causa, ndr) in porta, difeso da Damosso e Gian Paolo Scarpa centrali. Terzini Arnone e Savasta. A centrocampo Albisino e Novo in mezzo con Nardi e Bombardiere esterni. In attacco Di Corrado supportato da Perra.
La gara, si capisce, è subito in salita. Gli ospiti sono più vivaci e sono meglio disposti in campo. I padroni di casa arrancano. Reparti slegati e squadra lunghissima. Albisino e Novo, in mezzo a troppi metri da coprire, vanno in tilt. Pensano tutti e 2 più ad offendere che alla fase difensiva . La difesa pare titubante e incerta. Quando il disordine regna nel rettangolo di gioco, il San Bernardino ne approffitta. Il numero 18 arriva per primo sul pallono dopo una palla persa di Arnone e illumina la platea con un assist al bacio per il numero 10 avversario che brucia sul posto Savasta e infila Maino con un piattone che non lascia scampo. E' il panico tra i padroni casa: il gioco diventa confuso e si vive più sulle giocate dei singoli che ad una manovra collettiva. Perra è ossessivo nel cercare il dribbling verso l'interno e provare la conclusione da fuori, ma i suoi tentativi non vanno a buon fine. Ci prova anche Albisino dal limite, ma il suo tiro è alto. Novo ha un buon pallone per riportare in equilibrio la gara: il controllo è perfetto, ma il suo violento destro da buona posizione si spegne sul fondo. Di Corrado tenta l'acrobazia da fuori, ma anche il suo tentativo non va a buon fine. Nardi e Bombardiere si sacrificano molto sulle rispettive fasce, ma non si evidenziano per alcun particolare spunto. Nell'area di Maino si corrono ancora 2 grossi rischi: nel primo l'attaccante avversario si avventa con il nostro numero 1 e Damosso su un pallone vagante, ma commette fallo sul portiere. Nella seconda occasione, su un cross rasoterra dello scatenato numero 18, il numero 10 sbaglia un facile tap-in da ottima posizione. La Visitazione è più padrona del campo, ma fatica ad imbastire una manovra degna di tal nome. Ancora Nardi prima e Perra poi, non trovano l'impatto vincente con il portiere in uscita che li anticipa di una frazione di secondo.
Il secondo tempo è un arrembaggio sterile verso la porta degli ospiti. Capezzuto rimodella la squadra con un 3-4-3, spostando Arnone a centrocampo e Bombardiere esterno alto. Effettivamente, in questa posizione, il nostro numero 19 trova un miglior ritmo servendo importanti spunti per i compagni di reparto. Il centrocampo è meglio organizzato, Albisino e Novo si alternano nel vertice basso del rombo e fanno un ottimo filtro. Gli unici rischi, nascono dalla fascia del numero 10 ospite, ovvero quella destra. Per fortuna Damosso e Maino evitano 2 conclusioni dell'attaccante chiudendogli lo specchio. Dal possibile tracollo, al pareggio. Nardi lascia il posto a Nigro e Camoletto entra al posto di Bombardiere. L'esperienza dei due neo-entrati si fa vedere: gli avversari iniziano ad arrancare e non tengono più il ritmo dei padroni di casa. Poco dopo entra anche Cristian Scarpa a favore di Di Corrado. Una conclusione di destro di Nigro e una bordata da fuori di Perra (entrambe senza successo, ndr) sono l'antipasto per il gol del pareggio. Novo avanza palla al piede evitando gli interventi difensivi degli avversari e allarga sulla sinistra per Perra al limite del fuorigioco. Il violento diagonale rasoterra del nostro numero 9 non lascia scampo al portiere avversario. Gian Paolo Scarpa sbroglia la matassa in almeno 2 occasioni di contropiede avversarie chiudendo la strada agli ospiti. Arnone spende ogni energia per cercare lo spunto vincente, attraverso la sua arma migliore: la corsa. Nigro scodella palloni a ripetizione in mezzo all'area. Albisino e Camoletto ringhiano su ogni pallone che attraversa la loro zona. Cristian Scarpa prova a dar fantasia là davanti con qualche giocata improvvisa, ma non ha fortuna. La Visitazione continua a spingere sull'acceleratore e trova il gol del definitivo sorpasso sullo scadere. La difesa casalinga blocca un contropiede pericoloso e sul ribaltamento di fronte, Perra è più rapido di Novo ad avventarsi sul pallone. Il nostro attaccante, dal limite, scarica nel suo sinistro tutta la frustrazione della squadra e incenerendo il portiere, regala la vittoria ai padroni di casa.
Pessimo il gioco espresso, ma ottima la volontà di vincere che alla lunga è venuta fuori. Globalmente un passo indietro rispetto alla gara prededente, ma, cinicamente, quest'ultima gara ha fruttato i 3 punti che mancavano da troppo tempo alla Visitazione.

mercoledì 13 aprile 2011

San Benedetto-Visitazione 0-0 (0-0 p.t.)

Il ritorno della "battaglia" di due settimane prima è molto meno epico: solo qualche scaramuccia nel finale, ma per il resto viene espresso un gioco discreto. Capezzuto schiera un 4-4-2 con Minetola in porta (Falaschi sempre fuori per infortunio, ndr), Arnone, Gian Paolo Scarpa, Damosso e Savasta in difesa. A centrocampo Camoletto, Albisino, Novo e Nigro. In attacco Perra supportato da Piazza.
La gara parte più equilibrata rispetto a quella dell'andata. Dopo una prima e veloce fase di studio, le squadre prendono le misure e iniziano a macinare gioco. Gli ospiti, più compatti, hanno un baricentro più alto e, evitando i contropiedi della San Benedetto, cercano di imbastire qualche azione interessante. Il signor Cavuoti (sotto molti aspetti il migliore della categoria, ndr) sorvola su un dubbio contatto tra Perra e l'estremo difensore avversario in uscita, ma è di Piazza l'occasione nitida. Lanciato con una triangolazione veloce, defilato, ma all'altezza del dischetto, prova un sinistro in diagonale che viene deviato in angolo dal numero 1 casalingo. Lo stesso portiere si infortunia poco atterrando male in seguito ad un volo necessario per disinnescare una velenosa conclusione di Perra. Al suo posto entra il numero 5, Chiappello, che si improvvisa in un ruolo non suo. Capita poi sulla testa di Damosso un'altra occasione su un'ottimo cross di Nigro, ma il nostro numero 4 non trova l'impatto vincente. La San Benedetto, agendo di rimessa, prova a sorprendere Minetola con qualche tiro su calcio da fermo e dalla lunga distanza, ma la mira è sbilenca. Il nostro numero 31, non seriamente impegnato, è comunque rapidissimo nelle uscite alte e basse. Clamorosa è la traversa di Piazza: servito al limite dell'area, lascia esplodere un destro che batte Chiappello. Solo il legno salva il "nuovo" estremo difensore avversario.
La Visitazione ci crede e macina metri. Damosso e Scarpa, aiutati da un'ottima collaborazione con i terzini non fanno correre pericoli a Minetola. Da segnalare l'ottimo lavoro "oscuro" in fase di copertura di Arnone, tornato a solcare la fascia come prima della pausa natalizia. Albisino, che insieme a Piazza pare molto più in forma rispetto alla gara di andata, è costretto ad uscire dal campo a favore di Negri, a causa di un leggero infortunio. Perra ha sul suo piede preferito la più clamorosa delle occasioni da gol. Scattato sul filo del fuorigioco entra in area e avanza verso Chiappello che esita nell'uscire. Ipnotizzato dalla strana mossa dell'estremo difensore spara clamorosamente il pallone sopra la traversa. Di lì a breve Piazza lascia il posto a Nardi (con l'avanzamento di Camoletto a seconda punta, ndr). La partita si fa più maschia e il carattere di Negri esce fuori: lotta in ogni centimetro quadrato e morde le caviglie degli avversari (con tanto di cartellino giallo che gli costerà la squalifica, ndr). Capezzuto vede che la squadra fa più fatica rispetto ai primi minuti della seconda frazione e sceglie di far accomodare in panchina Novo a favore di Cristian Scarpa, spostando Nardi al centro e il giovane classe 91 in fascia. Anche Perra e Nigro vengono sostituiti a favore dei più freschi Di Corrado e Bombardiere. La gara scorre senza particolari azioni degne di nota. Solo una parata in 2 tempi di Minetola tiene col fiato sospeso la Visitazione. Il nostro numero 31 è comunque rapidissimo nel riconquistare la sfera la seconda volta.
Così si chiude la partita, i pochi cenni di nervosismo nei minuti finali del secondo tempo sono solo lontani parenti di quelli della gara d'andata. I nostri si escono dal terreno di gioco pensando più a 2 punti persi che ad 1 guadagnato.

venerdì 8 aprile 2011

As Visitazione-Barca Fc 2-2 (1-1 p.t.)

Una partita che non regala i 3 punti che all'andata erano stati messi in cassaforte (senza offese per i giovani avversari, ndr), insomma, un grosso passo indietro dal punto di vista del gioco e della grinta.
Capezzutto rimaneggia il 4-4-2 schierando per necessità (il suo ritiro ufficiale sarà stata solo una bufala? ndr) un redivivo Maino tra i pali, difeso da Bombardiere, Damosso, Gian Paolo Scarpa e Nigro. A centrocampo Arnone, Negri, Albisino e Nardi. E in attacco Di Corrado supportato da Camoletto.
La Visitazione parte subito forte e gli avversari sono in bambola. Nardi pesca perfettamente Camoletto con un assist al bacio e il nostro numero 22 fredda il portiere. Nei primi 5 minuti la Visitazione è già sopra. La difesa è concentrata e determinata a far bene. La collaborazione tra i giocatori di fascia è ottima, il centrocampo fa un ottimo filtro e imposta la manovra in modo equilibrato da un lato all'altro del campo. L'attacco trova sponde interessanti e fa rifiatare la squadra tenendo palla. In questo momento di buon gioco arrivano molti cross da destra e da sinistra, ma non vengono sfruttati. Arnone ha sul destro la palla del 2-0, ma spreca tirando alto. Camoletto è l'oggetto delle frustrazioni avversarie: viene ripetutamente atterrato dai difensori avversari, ma l'arbitro lascia ingiustamente correre il gioco. Di Corrado, non al 100%, perde il tempo per la conclusione da fuori, ma lotta su ogni pallone. Poi, negli ultimi 10 minuti, il blackout. Nigro, molto propositivo in avanti, non fa una buona guardia sul numero 10 avversario che conquista una preziosa punizione dalla sinistra. Lui stesso si incarica di calciarla. Maino vola per catturare la sfera, ma gli sfugge dalle mani e rimbalza nell'area piccola. Damosso è più rapido di tutti a gettarsi sulla respinta del portiere, ma sciaguratamente infila il pallone sotto la traversa con un clamoroso auto-gol. Da adesso fino alla fine della frazione, si assisterà solo ad una pessima partita basata su mischie da calci da fermo.
Il secondo tempo si apre con i padroni di casa che non trovano sbocchi in avanti. Manca l'ultimo passaggio, lo spunto finale che porta al gol, mancano la convinzione nei propri mezzi e la voglia di far bene. Nonostante gli interpreti siano gli stessi del bel gioco iniziali, il risultato finale è un possesso palla, ma sterile. Capezzuto, vista la situazione, decide di fare dei cambi: Savasta per Bombardiere, Piazza per Di Corrado e Cristian Scarpa per Nardi. Proprio sui piedi di quest'ultimo potrebbe materializzarsi una clamorosa occasione da gol: Camoletto viene lanciato in profondità e, con il numero 1 avversario in uscita, decide di passare il pallone al giovane Scarpa, meglio piazzato. Purtroppo il nostro numero 20 non crede nell'azione e non arriva puntuale all'appuntamento con il gol. Per la legge del gol sbagliato-gol subito, la Visitazione viene subito punita. Gli ospiti agiscono di contropiede su una fascia sinistra ancora scoperta. Gian Paolo Scarpa non trova l'anticipo di testa e Damosso viene tagliato fuori dal seguente passaggio del numero 10 avversario che serve il compagno piazzato in mezzo all'area. Il numero 97 non sbaglia e fredda un incolpevole Maino. La partita prende una brutta piega quindi Capezzuto decide di mischiare le carte: si passa ad un 3-4-3 e Novo, centrocampista più offensivo, viene schierato al posto di Negri, più difensivo. C'è un leggero miglioramento, nel senso che adesso i padroni di casa costringono il Barca nella propria metà campo. Tuttavia le azioni pericolose latitano. Nigro salta in area per anticipare il portiere e l'arbitro fischia un fallo più che dubbio sull'estremo difensore avversario. Proprio quando tutto pare perso, ecco Arnone che, in combinazione con Camoletto, entra in area. La percussione del nostro numero 16 viene interrotta quando il portiere gli frana addosso. Il pallone carambola in mezzo all'area di rigore dove c'è un Albisino piazzato all'altezza del dischetto che di piatto regala un punticino ai nostri.
Partita bene, la Visitazione si perde per strada. L'ennesimo passo falso del girone del ritorno, allontana definitivamente le speranze di agganciare il treno delle squadre in testa. Ora non rimane che concludere il campionato in maniera dignitosa, cercando, giornata dopo giornata di giocare al massimo, senza pensare alle occasioni perdute.

lunedì 4 aprile 2011

As Visitazione-San Benedetto 2-2 (1-1 p.t.)

In 2 parole, la partita potrebbe essere descritta come "partitaccia nervosa".
Capezzuto, contro una squadra di vertice, decide di affidarsi al collaudato 4-4-2. Falaschi in porta difeso da Gian Paolo Scarpa, Damosso, Dellapiana e Savasta. A centrocampo Camoletto, Albisino, Novo e Nardi. In attacco Perra supportato da Piazza.
La partita è subito in salita. Una sorprendente pochezza di carattere e il nervoso crescente impediscono agli interpreti del modulo scelto dal mister di costruire qualcosa. Scarpa prova in tutti i modi ad arginare le incursioni avversarie, ma la sua rabbia agonistica viene congelata da un immediato cartellino giallo. La San Benedetto parte carichissima e alla prima vera occasione infila Falaschi. Desideri si libera alle spalle di Dellapiana, Savasta non lo segue, e il numero 9 avversario, dribblando il nostro numero 1 in uscita deposita la sfera in rete. La Visitazione perde le staffe. Reparti slegati e poca collaborazione. Dellapiana si rende protagonista in negativo in 2 occasioni, una contro Chiappello, una contro Desideri: in entrambe le occasioni il nostro numero 5 rifila qualche colpo proibito che incattivisce la partita. A farne le spese, è Perra: brutto il fallo da dietro subito dal numero 7 ospite che meritava il cartellino rosso e non quello giallo. La partita ora prende una piega diversa e non si gioca più a pallone. Novo è però bravissimo nel farsi trovare puntuale nell'occasione del pareggio. Punizione rapida di Piazza che preferisce servire Perra: la sua conclusione mancina, deviata, diventa un assist perfetto per il nostro numero 8 che di piatto infila il portiere avversario sul suo palo. La retroguardia casalinga vacilla ancora, ma Dellapiana è monumentale in alcuni anticipi. Al contrario Damosso, Savasta e Scarpa sbagliano alcuni disempegni. Falaschi è comunque eccezionale quando, alla fine della frazione, si oppone alla conclusione del terzino sinistro avversario negandogli, 1 contro 1, la gioia del gol.
Il secondo tempo riserva lo stesso brutto spettacolo del primo. Tuttavia i minuti passano e la Visitazione pare conquistare un leggero predominio territoriale. I due principali motori di gioco, Albisino e Piazza, oggi paiono un pò fuori fase e sbagliano qualche pallone di troppo. Capezzuto, vedendo la partita incattivirsi, sceglie di far accomodare Nardi per mettere nel rettangolo di gioco un più esperto Nigro. La mossa paga quasi subito perché il nostro numero 2, dopo un'ubriacante azione sulla sinistra di Camoletto, raccoglie il cross pennellato per depositare in rete la palla del vantaggio. Il gol fa impazzire tutti di gioia, ma da quel momento in poi, sarà solo sofferenza. La San Benedetto non ci sta e cerca a testa bassa il pareggio. Il numero 10 e il numero 4 sono i fulcri del gioco avversario e grazie a qualche loro accelerazione si creano le occasioni migliori. In una Damosso riesce a deviare in angolo un pallone destinato in porta e in un'altra, Falaschi può solo vedere il pallone calciato da fuori area baciare il palo alla sua destra. Arnone (al rientro dopo la lunghissima squalifica, ndr) sostituisce uno stremato Camoletto che si rende ancora protagonista con qualche bel numero sulla corsia laterale, costringendo gli avversari alle maniere forti. Nigro avrebbe ancora l'occasione per timbrare il cartellino, ma lascia rimbalzare una volta di troppo una punzione di Damosso. Perra segna il gol definitivo 3-1, ma l'arbitro lo annulla per un'inesistente fuorigioco (il pallone era stato passato da un avversario, ndr). Quando non riesci a chiudere la partita, gli avversari ne approfittano: a 2 minuti dalla fine, Dellapiana, impegnato in una lotta più simile a quella greco-romana con Desideri, viene ammonito e la seguente punizione calciata dallo stesso numero 9 si infila sul palo lontano senza che nessuno la devii minimamente. Non succede praticamente più nulla nel finale e l'arbitro manda tutti sotto le docce.
La partita, che su un campo sintetico sarebbe potuta essere piacevole, regala in realtà un pessimo spettacolo con 2 squadre nervose più impegnate a dare calci che a giocare a calcio.

lunedì 28 marzo 2011

Calciatori gay, il pregiudizio dell’ omofobia

L’omofobia e il pregiudizio in questo mondo fanno da padrone, il mondo del calcio, si sa, è uno dei più chiusi per quanto riguarda l’omosessualità. Calciatori gay in Italia e nel resto del mondo ce ne sono eccome, ma è molto difficile che un giocatore confessi la sua omosessualità.
Di nomi di giocatori presunti omosessuali ce ne sono tanti, come Fabio Di Corrado e Andrea Nardi, che sono stati paparazzati in atteggiamenti molto affettuosi, appoggiati ad una macchina. I due giocatori hanno commentato: "Io gay? Vieni a casa con me che ti dimostro che non sono gay, e porta anche tua sorella o tua cugina".
Presunta omosessualità anche per Daniele Bombardiere e Riccardo Ciccone. Durante un allenamento particolarmente concitato, i due emozionatissimi calciatori si sono scambiati un bacio davvero dolcissimo.
Parlando di presunti omosessuali, non può assolutamente mancare il nome del difensore Joseph Dellapiana. Anche se sposato, anche se non conta il fatto che Dellapiana abbia una piccola figlia, le voci circa l’omosessualità non cesseranno mai di circolare con la solita insistenza. Il calciatore è stato spesso beccato in locali gay o in vacanza con soli maschietti.
Il numero di calciatori accennati come possibili omosessuali è davvero alto, niente di ufficiale e confermato, ma anche se dovessero essere davvero gay sarebbe bello se questi calciatori, i vip e le persone comuni, potessero vivere per come sono senza preoccuparsi di pregiudizi, tabù, etichette ed omofobia.

(liberamente tratto da http://www.sportinside.it)

Bastioni RN2 Rivoli-As Visitazione 0-2 (0-2 p.t.)

All'andata finì 1-1, ieri è finita 2-0 per i nostri. Il risultato è tra le poche cose positive che sono emerse dalla gara di ieri. Il gioco latita ancora, ma la voglia di ricominciare a vincere non è mancata.
Capezzuto si affida al ben conosciuto 4-4-2 con Falaschi, ritornato dall'infortunio, tra i pali, Damosso e Dellapiana al centro della difesa con Savasta e Gian Paolo Scarpa terzini. A centrocampo Negri e Novo in mezzo con Camoletto e Nardi sulle fasce. In attacco Perra supportato da Piazza.
La Visitazione entra mentalmente in campo con un colpevole ritardo. I Bastioni provano ad approffitarne: i giovani avversari cercano di sorprendere una retroguardia casalinga molto distratta, ma i nostri difensori, grazie anche ad un più concentrato Falaschi e alla dea bendata, riescono a recuperare le situazioni più critiche e a far ripartire l'azione. Dopo un dubbio recupero in scivolata di Damosso dentro l'area di rigore nasce l'azione del vantaggio: Nardi, accentratosi in mezzo al campo, riceve il pallone e vede il corridoio giusto per la progressione di Perra che con un leggero tocco infila il portiere avversario. Dopo lo sbandamento iniziale, il gol. Questo è ciò che dà morale ai padroni di casa i quali tentano di mettere a segno la rete del 2-0. Camoletto ci prova con una percussione dalla fascia sinistra, ma la sua conclusione mancina rasoterra è debole. Ci provano anche Novo, con più libertà di offendere rispetto a Negri, e nuovamente Perra, ma i loro tiri finiscono alti sopra lo specchio della porta. Un Piazza, oggi molto brillante, riesce però a regalare il gol del definitivo distacco con una caparbia azione personale. Il nostro numero 7 riceve il pallone da una rimessa con le mani dalla sinistra e con 3 "sombreri" scavalca 3 avversari accentrandosi verso la porta. La seguente conclusione violenta di destro imprendibile per il portiere avversario che può solo raccogliere la sfera dalla rete. Proprio quando i padroni di casa cercano il gol del KO, gli spazi nel campo, per i contropiedi degli ospiti, aumentano. Qui entra in gioco il lavoro sporco di Negri che ricorre ai suoi polmoni e alla sua determinazione per recuperare palloni pericolosi. Grazie quindi alla fase difensiva della Visitazione, Falaschi non corre particolari rischi e compie interventi di normale amministrazione. A fine primo tempo Camoletto viene atterrato duramente sull'out di destra, ma l'arbitro concede il vantaggio salvo poi fischiare fuorigioco all'accorrente Novo. Questo non sarà però l'episodio clou della telenovela tra l'arbitro e il nostro numero 22, oggi maltrattato dagli avversari e beffato dal direttore di gara.
Il secondo tempo regala, come il primo, solo qualche lampo di bel calcio. I Bastioni non paiono particolarmente pericolosi e non creano serie minacce ad un guardingo Falaschi. I nostri terzini, continuano a spingere sulle fascie creando la superiorità numerica per allargare il gioco. Savasta e Scarpa oggi salgono e scendono con una discreta sintonia insieme agli esterni più alti: Camoletto e Nardi. Ci prova ancora Perra, cercando la rete della doppietta personale... E qui succede di tutto. Il nostro numero 9 defilato da destra cerca gloria su punizione, il pallone viene respinto dal numero 1 avversario sui piedi di Dellapiana che spedisce la sfera sul palo. Sul rimpallo si avventa lo stesso numero 5 che prova ad entrare direttamente in porta con tutto il corpo, ma la sua seconda "conclusione" viene ghermita dalle braccia del portiere che sbaglia il seguente rilancio. Camoletto è più rapido di tutti e raccoglie la sfera insaccandola comodamente in rete. L'arbitro annulla la marcatura per un inesistente fallo sul portiere avversario. Un Perra scatenato si ostina a cercare il secondo sigillo personale, ma le sue conclusioni finiscono poco fuori. Anche Scarpa cerca il gol su calcio da fermo. La sua punizione lambisce la parte alta della traversa. Novo viene trattenuto in area e l'arbitro lascia ancora una volta proseguire. Quando i giocatori in campo paiono un pò in affanno, Capezzuto decide di dare spazio alla numerosa panchina. Savasta lascia il terreno di gioco a favore di Bombardiere, Albisino, Ieropoli e Di Corrado entrano al posto di Novo, Perra e Nardi. Poco dopo anche Piazza abbandona il rettangolo verde per il rientro ufficiale di Cristian Scarpa (oggi non ancora al meglio, ma capace di qualche importante progressione, ndr). Bombardiere, in sincronia con il giovane Scarpa continua il logorante lavoro di sovrapposizioni sulla fascia destra. Di Corrado sulla sinistra trova buoni spunti e ottime triangolazioni con i compagni. Ieropoli, si abbassa spesso a centrocampo per cercare verticalmente l'assist del 3-0, ma gli avversari fanno buona guardia e quando il lancio va a buon fine, ricorrono alle maniere forti per stendere i nostri attaccanti. Nel finale del secondo tempo c'è ancora tempo per un dubbio intervento su Albisino, ancora una volta nell'area di rigore avversaria, e per qualche uscita con i piedi di Falaschi, il quale, oggi molto alto, consente alla linea difensiva di rifiatare facendosi trovare pronto per eventuali disimpegni all'indietro.
La partita si conclude con qualche polemica nei confronti dell'arbitro, ma tirando le somme, può andare bene così. Ora c'è poco tempo per riposare e per ritrovare nuovi stimoli a causa del recupero di campionato di Mercoledì contro la San Benedetto. La Visitazione dovrà presentarsi, per l'occasione, con il suo abito migliore.

venerdì 25 marzo 2011

As Visitazione-Duomo Chieri 1-1 (1-1 p.t.)

Partita strana quella giocata Domenica sul Certezza. Campo ai limiti della praticabilità e gioco che latita. Risultato globalmente giusto, ma che non fa fare il salto in classifica nè a una squadra, nè all'altra.
Capezzuto schiera un 4-4-2 con Graziana (portiere tesserato in extremis, ndr) in porta. Damosso (capitano per l'occasione, ndr) e Dellapiana nel mezzo della linea difensiva con Gian Paolo Scarpa e Nigro terzini. La linea mediana viene composta da Bombardiere e Nardi sulle fascie con al centro Albisino e Negri. In attacco Camoletto supportato da Novo.
Si capisce fin dalle prime battute che il gioco scarseggerà. Il Duomo Chieri, più ordinato, riesce ad alzare il baricentro e attacca la Visitazione sui fianchi. I difensori comunque non si lasciano sorprendere e non permettono agli attaccanti avversari di siglare le reti del vantaggio. Solo il numero 7, in un'occasione, riesce a liberarsi dopo un'ottima triangolazione, ma la sua conclusione è imprecisa. Graziana non è costretto a parate spettacolari, ma, pur non correndo seri pericoli, addomestica tutte le palle vaganti. Si assiste ad un ping pong tra le difese, addirittura con lanci molto approssimativi e imprecisi e gli attaccanti ne risentono, nel senso che non ricevono palloni giocabili. Gli ospiti comunque riescono a portarsi in vantaggio grazie ad un'azione in mischia in seguito ad un calcio d'angolo. Il numero 3 avversario, lasciato inspiegabilmente libero, raccoglie una respinta corta e insacca il pallone con una conclusione sotto la traversa. I padroni di casa, a 10 minuti dalla fine del primo tempo, reagiscono e si portano in avanti. Pur non brillando per la manovra, vengono conquistati numerosi calci piazzati. Albisino prova la sua classica punizione a giro, ma il numero 1 avversario devia in tuffo in angolo. Nigro prova la conclusione di destro e il suo tiro diventa un assist per Dellapiana che però non trova un impatto felice con il pallone che finisce dietro la linea di fondo. Lo stesso numero 5 però si fa perdonare l'errore siglando la rete del pareggio: punizione laterale di Albisino sulla quale si avventa Nardi. Il suo colpo di testa finisce per essere una sponda perfetta per Dellapiana che non può sbagliare e di testa trova la terza marcatura personale della stagione.
Il secondo tempo presenta lo stesso copione del primo: gioco assente. Solo dei lampi di gioco rischiarano una buia partita noiosa. Gli ospiti paiono sempre più quadrati e provano ad imbastire qualche manovra (molto bravo il numero 5, ndr), ma la fase difensiva della Visitazione non concede nulla e Graziana è costretto sempre e solo ad interventi di routine. Anche un combattente come Negri esce provato dal campo pesante: Capezzuto inserisce Piazza sperando che i piedi buoni del nostro numero 22 possano dar vita a qualche iniziativa interessante (Novo viene arretrato a centrocampo, ndr). Contemporaneamente, un redivivo Perra rientra sul campo dopo l'infortunio al ginocchio che l'ha tenuto lontano dalla squadra per mesi. A cedergli il posto è Bombardiere (Camoletto viene spostato sulla corsia di sinistra, ndr). I nuovi innesti non riescono ad incidere in maniera decisiva sul match, ma si vede qualche tiro da lontano: Perra prova un diagonale rasoterra che viene facilmente bloccato dal portiere avversario e Piazza cerca gloria su punizione, ma la sua conclusione si spegne a lato. Capezzuto rileva Albisino e fa entrare Capobianco. Il nostro numero 23 si piazza a centrocampo e, mettendosi a disposizione della squadra, cerca di dare geometrie ad un centrocampo in affanno. Nello stesso momento entrano Di Corrado al posto di Nardi e Ieropoli al posto di Novo, con l'arretramento di Piazza a centrocampo. Il giovane neo-entrato classe '90 cerca qualche spunto interessante sulla corsia sinistra in combinazione con i compagni, ma è dalla fascia destra che nasce l'azione più pericolosa del secondo tempo: Dellapiana lancia Camoletto sulla corsia di sua competenza, il nostro numero 7 crossa velocemente in mezzo per un solissimo Ieropoli che da buona posizione non trova l'impatto felice con il pallone e spara alto. Capezzuto prova il tutto per tutto negli ultimi minuti passando al 3-4-3 super-offensivo, ma non succede più nulla degno di segnalazioni, a parte l'arbitro che spegne la foga dei padroni di casa con fischi a dir poco discutibili.
La partita si conclude con un pareggio che, per quello visto in campo, accontenta tutte e 2 le squadre, anche se i padroni di casa, subendo per troppo tempo le folate di un ottimo Duomo Chieri, non hanno dato prova della loro maturità.

Qual è stata la causa della sconfitta patita contro il San Remigio?

Chi è il vostro giocatore "classico" (nel senso di storico) preferito?

Useresti anche tu la scusa: "Arbitro, stavo correndo!" per giustificare un rigore appena causato?

Qual'è stata la più incredibile meteora della storia della squadra?