Un ritrovo alla spicciolata dopo la notte con il cambio dell'orario è la
premessa poco incoraggiante che apre la Domenica sportiva.
Capezzuto schiera il solido 4-4-2 cambiando ancora una volta gli interpreti del copione: Pomilla tra i pali, in difesa Gian Paolo Scarpa, Damosso, Dellapiana e Savasta. A centrocampo Mannino, Piazza, Novo e Arnone, mentre in attacco vengono schierati Camoletto e Russo, due punte che danno ben pochi riferimenti agli avversari.
Il campo sintetico e l'effetto trasferta si fanno sentire perché l'inizio ha i colori della San Benedetto. Il numero 4 impegna seriamente Pomilla su punizione, ma il nostro estremo difensore vola e disinnesca la sua conclusione. Questo è solo l'inizio della loro sfida personale. Qualche minuto dopo, il numero 2 riesce a girare in maniera sporca un angolo, ma la dea bendata grazia i nostri perché il pallone bacia la traversa prima di essere allontanato dalla difesa. La Visitazione non si scoraggia e incomincia ad ingranare. La concentrazione aumenta, la difesa accorcia la squadra, il centrocampo blocca e tesse le trame del gioco e l'attacco inizia a pungere. Russo, lanciato da Novo, non trova lo spunto vincente come anche lo stesso Novo sugli sviluppi di una rimessa laterale di Arnone perfezionata dalla testa di Camoletto. I nostri si affidano soprattutto alla fascia destra, trascurando un pò troppo la sinistra: la facilità di corsa di Arnone non è tuttavia sufficiente per creare seri problemi alla retroguardia casalinga perché i passaggi che arrivano sono spesso sporchi e irraggiungibili. Un gladiatorio Piazza, però, illumina la platea con un filtrante verticale che mette a tu per tu col portiere Russo. Il nostro numero 17 non sbaglia e con un beffardo pallonetto insacca la sfera in rete. La San Benedetto non ci sta e cerca subito di rimettersi in carreggiata. Una punizione dalla trequarti innesca un potenziale pericolo per Pomilla, ma Piazza mura il numero 9 avversario favorendo poi l'intervento risolutivo di Scarpa che allontana la sfera. Nella seconda metà del primo tempo regna un sostanziale equilibrio perché le squadra sono ben posizionate e si fatica a trovare gli spazi. Nel finale c'è però ancora il tempo, prima, per una punizione velenosa di Piazza deviata da un difensore e dal portiere in angolo, poi, per l'ennesima conclusione di Russo che si aggiusta il pallone sul sinistro e lo spedisce a lato.
Come si è conclusa la prima frazione, si apre la seconda: Russo si divora una ghiotta occasione da gol cercando un pallonetto fuori misura. Mannino, troppo poco coinvolto sinora, si rivela anche uomo assist. Camoletto, sul filo del fuorigioco, viene proprio lanciato da quest'ultimo. Il nostro numero 27 ghiaccia il portiere con una precisa conclusione che porta i nostri in vantaggio di 2 lunghezze. Adesso è battaglia. I padroni di casa si battono con onore, ma le loro avanzate vengono sempre fermate dalla trincea gialla. Solo una volta riescono a passare ed è fatale. Il numero 9 si incunea tra le linee e Scarpa è costretto al fallo da ultimo uomo. Cavuoti (un arbitro d'eccezione per l'occasione, ndr) non può che espellerlo e concedere il rigore. Il numero 4 sistema il pallone e lo calcia angolato rasoterra sulla destra di Pomilla. Il nostro portiere non si scompone e con un tuffo plastico al limite dell'impossibile lo respinge in angolo: ancora una volta Pomilla vince la sfida con il suo "personale" avversario. Capezzuto, tutt'altro che scoraggiato dalla situazione, decide di applicare pochi cambiamenti al suo scacchiere, spostando solo Camoletto sulla fascia e arretrando Arnone terzino. La Visitazione, come il suo comandante, non si demoralizza per l'inferiorità numerica e continua a macinare gioco. L'episodio del rigore, che poteva cambiare l'inerzia della gara, si trasforma in nuova benzina per i canarini. Il gioco è molto meglio distribuito, su una fascia e sull'altra, e i ribaltamenti offensivi sono costanti. Queste sono le premesse per il 3-0. Ancora innescato da Mannino, Russo brucia sullo scatto il diretto marcatore e non perdona il portiere. L'inerzia di questi minuti è sempre favorevole alla Visitazione, la San Benedetto al contrario cerca di offendere in contropiede. Arnone fa un ottimo lavoro innescando con pregevoli lanci sulla fascia sinistra Mannino e Camoletto, ma sono gli avversari con il numero 9 che si rendono pericolosi: la sua girata di testa però si spegne a lato. Piazza, prima di uscire per un dolore alla caviglia, cerca gloria personale con una punizione da distanza siderale, ma la conclusione finisce alta. Sullo scadere del secondo tempo, il numero 15 si inserisce bene sulla corsia di destra e, servito alla perfezione, segna con un diagonale a mezza altezza che restituisce almeno l'onore alla San Benedetto. Capezzuto decide di far entrare in campo per la bagarre finale Cristian Scarpa e Taverniti al posto rispettivamente di Russo e Piazza (gli esiti del suo infortunio si sapranno solo in settimana, ndr). I padroni di casa non hanno nemmeno il tempo di esultare che Mannino, lanciato da Arnone, scatta sulla corsia destra e dribblando l'ultimo difensore deposita la sfera in rete superando il portiere per la quarta volta. La Visitazione non conosce compassione e ancora nei minuti di recupero si rende pericolosa con un inserimento sulla sinistra di Arnone. La sua percussione però termina con un tiro/cross di mancino che finisce a lato. All'ultimo secondo, il numero 9 avversario, cerca una conclusione a giro, ma trova ancora i guanti di un onnipresente Pomilla che gli dice di no. Sul successivo angolo Cavuoti fischia la fine della partita.
Capezzuto schiera il solido 4-4-2 cambiando ancora una volta gli interpreti del copione: Pomilla tra i pali, in difesa Gian Paolo Scarpa, Damosso, Dellapiana e Savasta. A centrocampo Mannino, Piazza, Novo e Arnone, mentre in attacco vengono schierati Camoletto e Russo, due punte che danno ben pochi riferimenti agli avversari.
Il campo sintetico e l'effetto trasferta si fanno sentire perché l'inizio ha i colori della San Benedetto. Il numero 4 impegna seriamente Pomilla su punizione, ma il nostro estremo difensore vola e disinnesca la sua conclusione. Questo è solo l'inizio della loro sfida personale. Qualche minuto dopo, il numero 2 riesce a girare in maniera sporca un angolo, ma la dea bendata grazia i nostri perché il pallone bacia la traversa prima di essere allontanato dalla difesa. La Visitazione non si scoraggia e incomincia ad ingranare. La concentrazione aumenta, la difesa accorcia la squadra, il centrocampo blocca e tesse le trame del gioco e l'attacco inizia a pungere. Russo, lanciato da Novo, non trova lo spunto vincente come anche lo stesso Novo sugli sviluppi di una rimessa laterale di Arnone perfezionata dalla testa di Camoletto. I nostri si affidano soprattutto alla fascia destra, trascurando un pò troppo la sinistra: la facilità di corsa di Arnone non è tuttavia sufficiente per creare seri problemi alla retroguardia casalinga perché i passaggi che arrivano sono spesso sporchi e irraggiungibili. Un gladiatorio Piazza, però, illumina la platea con un filtrante verticale che mette a tu per tu col portiere Russo. Il nostro numero 17 non sbaglia e con un beffardo pallonetto insacca la sfera in rete. La San Benedetto non ci sta e cerca subito di rimettersi in carreggiata. Una punizione dalla trequarti innesca un potenziale pericolo per Pomilla, ma Piazza mura il numero 9 avversario favorendo poi l'intervento risolutivo di Scarpa che allontana la sfera. Nella seconda metà del primo tempo regna un sostanziale equilibrio perché le squadra sono ben posizionate e si fatica a trovare gli spazi. Nel finale c'è però ancora il tempo, prima, per una punizione velenosa di Piazza deviata da un difensore e dal portiere in angolo, poi, per l'ennesima conclusione di Russo che si aggiusta il pallone sul sinistro e lo spedisce a lato.
Come si è conclusa la prima frazione, si apre la seconda: Russo si divora una ghiotta occasione da gol cercando un pallonetto fuori misura. Mannino, troppo poco coinvolto sinora, si rivela anche uomo assist. Camoletto, sul filo del fuorigioco, viene proprio lanciato da quest'ultimo. Il nostro numero 27 ghiaccia il portiere con una precisa conclusione che porta i nostri in vantaggio di 2 lunghezze. Adesso è battaglia. I padroni di casa si battono con onore, ma le loro avanzate vengono sempre fermate dalla trincea gialla. Solo una volta riescono a passare ed è fatale. Il numero 9 si incunea tra le linee e Scarpa è costretto al fallo da ultimo uomo. Cavuoti (un arbitro d'eccezione per l'occasione, ndr) non può che espellerlo e concedere il rigore. Il numero 4 sistema il pallone e lo calcia angolato rasoterra sulla destra di Pomilla. Il nostro portiere non si scompone e con un tuffo plastico al limite dell'impossibile lo respinge in angolo: ancora una volta Pomilla vince la sfida con il suo "personale" avversario. Capezzuto, tutt'altro che scoraggiato dalla situazione, decide di applicare pochi cambiamenti al suo scacchiere, spostando solo Camoletto sulla fascia e arretrando Arnone terzino. La Visitazione, come il suo comandante, non si demoralizza per l'inferiorità numerica e continua a macinare gioco. L'episodio del rigore, che poteva cambiare l'inerzia della gara, si trasforma in nuova benzina per i canarini. Il gioco è molto meglio distribuito, su una fascia e sull'altra, e i ribaltamenti offensivi sono costanti. Queste sono le premesse per il 3-0. Ancora innescato da Mannino, Russo brucia sullo scatto il diretto marcatore e non perdona il portiere. L'inerzia di questi minuti è sempre favorevole alla Visitazione, la San Benedetto al contrario cerca di offendere in contropiede. Arnone fa un ottimo lavoro innescando con pregevoli lanci sulla fascia sinistra Mannino e Camoletto, ma sono gli avversari con il numero 9 che si rendono pericolosi: la sua girata di testa però si spegne a lato. Piazza, prima di uscire per un dolore alla caviglia, cerca gloria personale con una punizione da distanza siderale, ma la conclusione finisce alta. Sullo scadere del secondo tempo, il numero 15 si inserisce bene sulla corsia di destra e, servito alla perfezione, segna con un diagonale a mezza altezza che restituisce almeno l'onore alla San Benedetto. Capezzuto decide di far entrare in campo per la bagarre finale Cristian Scarpa e Taverniti al posto rispettivamente di Russo e Piazza (gli esiti del suo infortunio si sapranno solo in settimana, ndr). I padroni di casa non hanno nemmeno il tempo di esultare che Mannino, lanciato da Arnone, scatta sulla corsia destra e dribblando l'ultimo difensore deposita la sfera in rete superando il portiere per la quarta volta. La Visitazione non conosce compassione e ancora nei minuti di recupero si rende pericolosa con un inserimento sulla sinistra di Arnone. La sua percussione però termina con un tiro/cross di mancino che finisce a lato. All'ultimo secondo, il numero 9 avversario, cerca una conclusione a giro, ma trova ancora i guanti di un onnipresente Pomilla che gli dice di no. Sul successivo angolo Cavuoti fischia la fine della partita.
Una Visitazione brava e fortunata. Brava grazie alla
compattezza e alla determinazione dimostrate. Mortifera in attacco e
serrata dietro. Un centrocampo con il giusto mix di energia e
precisione.
Peccato per quelche episodio di nervosismo,
soprattutto tra compagni di squadra, tuttavia nel contesto di un "derby"
può essere anche presente una tensione sopra le righe. La San Benedetto, dopo il vantaggio dei canarini, non rientra mai
in partita grazie soprattutto a Pomilla, indiscusso MVP di giornata.
Gli avversari soccombono ai colpi dei nostri e ci regalano una Domenica
di festa. Ora la cosa importante e difficile, sarà ripetersi con prestazioni simili anche con gli altri avversari, a partire dalla prossima Domenica con il San Bernardino.
gooooooodo!
RispondiEliminaGrandissimi! Una prestazione sopra le righe! Anche in inferiorità numerica abbiamo concesso ben poco agli avversari.
RispondiEliminaE soprattutto non ci siamo scoraggiati dopo l'espulsione di Gianpa e abbiamo continuato a creare il nostro gioco!
Immolato per la patria. Bravi tutti!
RispondiEliminaComunque credo che il fallo da rigore non sia stato sul 9...
Bravi tutti! Ottima partita a livello tattico...chiusi bene tutti gli spazi quando loro impostavano, buone verticalizzazioni nostre (anche se qualche ripartenza doveva essere gestita meglio), e poche occasioni concesse agli avversari....
RispondiEliminaNon aver sostanzialmente patito l'inferiorità numerica e aver realizzato invece ancora 2 gol in 10 contro 11, è stato dimostrazione di forza e soprattutto di concentrazione! Bravi!
Serve un'altra prestazione così domenica!
Una descrizione perfetta...
RispondiEliminaPer chi non ha potuto assistere al match, questa cronaca è quanto di più simile ad un video !!!