Un pareggio amaro che matura sotto una nevicata incessante. Capoccia stringe i denti e cerca di difendere i pali dei nostri per la sua prima volta con la casacca gialla. Capezzuto schiera il collaudato 4-4-2 per opporsi alle iniziative degli estrosi peruviani.
Nonostante il campo piccolo, la Visitazione non riesce a trovare subito un assetto compatto per opporsi degnamente agli ospiti i quali vanno quasi subito in vantaggio: riuscendo ad infilarsi alle spalle di Dellapiana e Savasta, l'attaccante fredda Capoccia in uscita con un tocco ravvicinato. I padroni di casa però non mollano. Piano piano escono dal guscio e, resistendo alle velleità dei fumosi sudamericani, trovano il pareggio con uno sgusciante Camoletto che in triangolazione con Arnone riesce ad infilarsi in area e a mettere in mezzo un bel pallone rimpallato in rete da un difensore. Le emozioni latitano e il gioco vive di troppi lanci lunghi anche a causa del campo al limite del praticabile.
Il secondo tempo è una guerriglia: l'Unidad Laredina cerca di innervosire i nostri che ricevono solo brutti interventi, anche a palla lontana. Tuttavia, nonostante qualche episodio di nervosismo, la Visitazione non si scompone più di tanto e con cinismo trova il vantaggio grazie all'ispirato Camoletto che è bravo a sfruttare una tambureggiante azione di Nigro sulla corsia sinistra. Ad un quarto d'ora dalla fine Dellapiana si infortunia calciando una punizione. Entra al suo posto Cavalli. Non è facile entrare a partita in corso, ma il nostro numero 6 da' il suo onesto contributo nel momento di massimo sforzo. Capezzuto cerca di inserire un giocatore che possa far ripartire velocemente l'azione come il giovane Scarpa, ma la Visitazione soffre sempre troppo. Nei minuti finali gli ospiti prima sfiorano il pareggio con un colpo di testa ravvicinato e un cross deviato sulla traversa da Capoccia ed infine lo raggiungono per davvero sfruttando un rimpallo al limite dell'area grande. Il nostro estremo difensore non può arrivare sulla conclusione rasoterra e i nostri sono costretti ad arrendersi proprio quando stavano già assaporando il gusto della vittoria.
Una partita, che nonostante un gioco approssimativo, avremmo vinto col cuore..se non fosse stato per un arbitraggio ben oltre l'imbarazzante..
RispondiEliminaCon un po' di gioco a terra, e non sempre a palla lunga, possiamo dimostrare di essere un osso duro per tutti..