lunedì 13 dicembre 2010

San Bernardino-Visitazione 1-4 (1-2 p.t.)

Cambiano gli interpreti, cambia l'orario, ma il risultato rimane invariato. La Visitazione rifila ancora un sonoro 4-1 ai suoi avversari di turno: il San Bernardino. I giovani padroni di casa hanno dalla loro la corsa e la grinta, ma i nostri dimostrano di essere una squadra più esperta e rodata. Capezzuto si affida al solido 4-4-2: Maino in porta (la sua ultima partita con la maglia della Visitazione, ndr) difeso da Damosso e Dellapiana al centro con Savasta e Gian Paolo Scarpa terzini. In mezzo alla linea della mediana Albisino e Negri con Arnone e Nigro sugli esterni. In attacco Di Corrado supportato da Camoletto.

La partita prende subito la piega giusta: dopo una manciata di minuti, Dellapiana rilancia il pallone avanti anticipanto l'attaccante avversario, Camoletto intuisce la traettoria della sfera che scavalca tutti i giocatori e, dopo averla controllata, la deposita in rete freddando l'estremo difensore casalingo. La Visitazione prende coraggio e cerca di rifilare da subito il colpo del ko. Arnone ci prova 2 volte, ma viene fermato in maniera dubbia in area: nella prima occasione accentua la caduta, ma nella seconda (in seguito ad una rapida serpentina, ndr), il contatto pare più evidente. L'arbitro (per la prima volta una donna, ndr) fa cenno che si può continuare. La linea difensiva parte molto meglio della scorsa partita e non concede praticamente nulla a parte qualche calcio da fermo. Sugli sviluppi di una tale azione, il San Bernardino va vicino al gol del pareggio, ma l'incornata dell'attaccante finisce di poco a lato. Per la Visitazione, Scarpa è abilissimo nel sottrarre il pallone all'avversario sulla ¾ ed è altrettanto bravo nel dribblare 2 uomini prima di concludere verso la porta. Il suo tiro tuttavia sfila lentamente di lato. Capezzuto decide di invertire le fasce cercando di creare scompiglio tra le fila avversarie, ma dopo le prove su calcio da fermo, il San Bernardino arriva al gol del pareggio. Il numero 10 avversario sguscia via ai centrocampisti ospiti e 5 metri fuori dall'area, prima che i difensori riescano a bloccarlo, trova l'angolino basso sul quale Maino non può arrivare. Il pareggio pare sfiduciare la Visitazione: la mole di gioco degli ospiti diminuisce a favore dei contropiedi dei padroni di casa. Albisino e Nigro ci provano, ma le loro conclusioni dal limite, si spengono sul fondo. Quando la partita si sta trascinando lentamente verso la fine del primo tempo, Negri, conquista gagliardamente un pallone poco fuori dall'area e decide di tirare di prima intenzione: la parabola che il suo piede fa descrivere alla sfera è chirurgica. Il portiere può solo raccogliere il pallone in rete dopo che esso si è infilato sotto il sette più lontano.

Dal fischio d'inizio del secondo tempo, gli ospiti sembrano più concentrati che mai e costringono il San Bernardino nella sua metà campo. Solo la stessa Visitazione pare creare problemi a sé stessa, ma i padroni di casa non sfruttano l'occasione. Di Corrado (oggi gran lavoro di sacrificio per lui, ndr) cerca la gloria personale, ma la sua conclusione si stampa sul secondo palo e nessun suo compagno di squadra riesce ad arrivare per primo sul rimpallo. Sempre il nostro numero 17 ha sui piedi un occasione d'oro, ma l'arbitro lo coglie in maniera dubbia in fuorigioco. A centrocampo, Damosso e Dellapiana non si intendono bene e il numero 10 parte palla al piede verso Maino. Il nostro numero 5, tuttavia, riesce a recuperare l'avversario e blocca la sua iniziativa. L'accaduto non scuote gli ospiti: Negri, poco dopo, è bravissimo nell'involarsi sulla corsia destra e a mettere in mezzo. Camoletto compie una magnifica sponda di tacco per l'accorrente Arnone che controlla il pallone di destro, scavalca con un sombrero il difensore avversario e conclude con un morbido sinistro sotto l'incrocio lontano. 3-1 e risultato messo al sicuro. Negri lascia il posto a Novo. Quest'ultimo, appena entrato, sfrutta al meglio una bella azione del trio: Nigro-Di Corrado-Camoletto e conclude da buona posizione sul legno già battezzato in precedenza dal nostro numero 17. Dellapiana non trova l'impatto vincente su un bell'angolo di Albisino e Damosso, sempre su invenzione di Albisino, non riesce a girare il pallone in rete da pochi passi. Ancora Novo si rende protagonista provando un colpo da biliardo sull'ennesima sponda di Di Corrado, ma il suo tiro fa la barba al secondo palo. In questa fase della gara gli ospiti, dal punto di vista difensivo, non condedono nulla. Nigro esce a favore di Bombarbiere che si sistema davanti a Savasta in un inedito ruolo (per lui almeno, ndr). Di lì a breve proprio dalla fascia di questi ultimi due si sviluppa l'azione del 4-1: il pallone arriva a Di Corrado che con un morbido assist a campanile premia l'inserimento di Camoletto. Il nostro numero 7, di testa, impatta perfettamente la sfera e scavalca il portiere. Arnone lascia il posto a Cristian Scarpa che si sistema seconda punta facendo arretrare Camoletto sulla corsia esterna di sinistra. Le iniziative personali del nostro numero 20 creano grattacapi agli avversari che sono costretti a fermarlo con le maniere forti. Al contrario, quando il giovane Scarpa riesce a passare, ritarda troppo il passaggio, favorendo il ritorno dei difensori casalinghi. Gian Paolo Scarpa (quest'oggi molto propositivo in avanti, ndr) prova una conclusione a giro dalla sinistra, ma l'estremo difensore del San Bernardino riesce a deviare in angolo. Nei minuti di recupero, la partita si fa più confusionaria e nervosa, ma la linea difensiva della Visitazione regge l'urto. Un reattivo Maino dimostra la sua concentrazione proprio in questa fase del match, quando gli avversari provano ad impensierirlo con 2 punizioni dal limite: se nella prima occasione, la parata è agevole, nella seconda si supera e nega la gioia del gol agli avversari. Proprio su un suo rinvio, l'arbitro fischia la fine della gara.

Una gara apparentemente a senso unico che premia la squadra che ha cercato d più la vittoria. Il risultato tuttavia non deve ingannare troppo perché il San Bernardino (squadra con grandi margini di miglioramento per la giovane età, ndr) ha avuto le sue occasioni. Solo la concentrazione della Visitazione condita dall'audacia di Negri hanno permesso ai nostri di portare a casa 3 preziosissimi punti che li fanno volare a -4 dalla vetta (il San Benedetto, ndr).


MENZIONE PER J.M.

Il portierone dai capelli rossi conclude la sua avventura con la maglia della Visitazione. Un'indimenticabile avventura lunga otto anni. Grazie Jacopo.

martedì 7 dicembre 2010

Barca Fc-As Visitazione 1-4 (1-3 p.t.)

Dopo 2 settimane di inattività, la Visitazione torna sul campo. Contro i mediamente più giovani avversari del Barca FC, Capezzuto decide di schierare un 4-4-2 con alcune novità rispetto agli interpreti di base (causa varie assenze). In porta Falaschi difeso da Damosso e Dellapiana al centro e Arnone e Gian Paolo Scarpa terzini. A centrocampo il collaudato tandem Albisino-Negri in mezzo con Camoletto e Cristian Scarpa esterni. In attacco Ieropoli supportato da Novo.
La partita non inizia nel migliore dei modi, la Visitazione tiene di più il pallone, ma fa fatica a trovare la conclusione. Sullo 0-0, le lunghe rimesse di Arnone generano occasioni da gol: Camoletto e Novo provano a girarle al volo in rete, ma le loro conclusioni finiscono di poco fuori dal bersaglio. Damosso (oggi capitano, ndr) e Dellapiana non partono al meglio e non assicurano una grande solidità difensiva: emblematico il gol del momentaneo svantaggio. Contropiede fulminante dei padroni di casa, Negri estirpa un pallone dai piedi dei centrocampisti avversari e lo gira indietro ad un distratto Damosso che si lascia soffiare il pallone dall'attaccante avversario. L'errore di Damosso spiazza Falaschi in uscita bassa e permette all'avversario di passare la sfera al numero 10. Dellapiana non lo contrasta efficacemente e l'attaccante trova la prima rete della gara con un preciso diagonale quasi sulla linea del fondo. Dopo lo sbandamento iniziale, arriva la reazione. Sulle fasce, Arnone e Gian Paolo Scarpa si sovrappongono bene e creano la superiorità numerica. I centrali di difesa prendono le misure agli attaccanti avversari e i centrali di centrocampo trovano una migliore quadratura. Camoletto e Cristian Scarpa solcano le corsie laterali e trovano importanti spunti a beneficio di Novo e Ieropoli che trovano un ottimo feeling. Dai piedi di Cristian Scarpa, arriva il passaggio smarcante per Albisino che controlla il pallone al limite dell'area e scarica un violento destro sul quale il portiere nulla può. Di lì a breve gli ospiti scendono a valanga verso la porta avversaria. I difensori vanno in corto circuito a causa delle folate della Visitazione e Ieropoli, in questa situazione, ci va a nozze. Proprio lui è sfortunato quando una sua conclusione viene bloccata dal numero 1 avversario, ma si rifà poco dopo, in seguito ad un sontuoso recupero di Albisino, allargando perfettamente per Camoletto che è rapidissimo nell'inserirsi in area di rigore dalla parte sinistra del campo. Il suo tiro diventa un passaggio smarcante per Novo che a due passi dalla porta non può sbagliare. E' il gol del sorpasso. Sull'altro fronte il Barca ci prova su punizione, il tiro, ben angolato, pare diretto sotto la traversa, ma non scende nella parte finale della traettoria. Tuttavia Falaschi c'è e astutamente non tocca il pallone di pochissimo alto. Gian Paolo Scarpa anticipa vigorosamente il numero 10 avversario che si lascia cadere in area, l'arbitro non abbocca e il nostro terzino ricomincia l'azione. Su punizione laterale di Ieropoli, la Visitazione trova la rete della sicurezza: il traversone passa di poco sopra la testa di Damosso e le braccia del portiere avversario, ma è perfetto per la chirurgica inzuccata di Novo. Prima del fischio dell'intervallo Arnone è rapido nell'inserirsi in una mischia al limite e portarsi il pallone avanti. Proprio prima della conclusione (comunque in fondo al sacco, ndr), l'arbitro lo ferma per un dubbio fuorigioco di un disinteressato Novo. Inoltre c'è da segnalare l'infortunio di Cristian Scarpa: il giovane numero 20 viene brutalmente atterrato dopo l'ennesima fuga sulla fascia destra e l'avversario non viene neppure ammonito (la botta al ginocchio lo costringerà ad uscire nei primi minuti del secondo tempo, ndr).
Il secondo tempo si apre con la stessa solfa: la Visitazione spinge sull'acceleratore. Attaverso un gioco molto determinato e cambi di gioco ben orchestrati, gli ospiti costringono i padroni di casa a subire le loro scorribande offensive. A meno di 5 minuti dal fischio di inizio Cristian Scarpa lascia il campo a favore di Nigro. Il gol del definitivo distacco viene siglato da un opportunista Camoletto. Punizione calciata in mezzo da Ieropoli, Damosso calcia a botta sicura, ma sul portiere. La respinta torna sui piedi del nostro numero 4 che controlla il pallone in maniera non impeccabile, di fatti il pallone carambola sui piedi di Camoletto che non può sbagliare. Maraffino subentra al posto del mastino Negri e si posiziona nel ruolo di seconda punta con l'arretramento di Novo. I padroni di casa hanno una reazione d'orgoglio e prova a infilare Falaschi per la seconda volta, ma i difensori della Visitazione, più concentrati e attenti, bloccano le iniziative avversarie (anche con le cattive, ndr). Il numero 9 del Barca prova uno spettacolare colpo di tacco, ma Falaschi controlla ancora una volta la conclusione finché non si spegne sul fondo. Un Albisino in piena trance agonistica, dopo aver preso colpi proibiti, inizia a dispensarne a sua volta e l'arbitro segna il suo nome sul taccuino dei cattivi. Ieropoli prova 2 volte a siglare la rete personale: nella prima occasione, la sua violenta punizione viene deviata in angolo dal numero 1 casalingo, mentre nella seconda viene bloccato dall'arbitro a tu per tu con il portiere a causa di un sospetto contrasto spalla a spalla con un difensore avversario. A questo punto della gara, Capezzuto opta per 2 cambi: fuori Gian Paolo Scarpa e Arnone a favore di Capobianco e Bombardiere. In seguito ad una punizione al limite destro dell'area, Maraffino cerca la conclusione mancina: il pallone viene bloccato dal capitano avversario con un sospetto tocco di braccio. L'arbitro sorvola. Come lascia continuare anche sul seguente episodio: triangolazione veloce Maraffino-Camoletto con il nostro numero 7 atterrato in area durante il passaggio in mezzo per l'accorrente Capobianco. Il pallone viene poi rinviato dalla difesa del Barca, sempre in affanno. Capezzuto effettua l'ultimo cambio a pochi minuti dal termine facendo entrare Di Corrado al posto di Ieropoli. Proprio il nostro numero 17 prova a mettere la firma sul match con un sinistro potente dentro l'area in seguito ad una serpentina di Albisino. La sua conclusione viene però deviata in angolo dal portiere. Anche Maraffino, dopo un'azione di sfondamento di Nigro sulla sinistra, potrebbe entrare nel tabellino dei marcatori, ma la sua conclusione dall'altezza del dischetto finisce di un soffio fuori. La partita diventa sempre più nervosa e a farne le spese sono Bombardiere e Camoletto. Il primo viene atterrato in maniera efferata sulla corsia di destra in seguito ad una bella sovrapposizione, il secondo lanciato a tu per tuviene sgambettato dal capitano avversario. Inoltre il nostro numero 7 accenna la reazione sgambettando a sua volta l'avversario, ma l'arbitro sorvola ancora una volta su tutti gli episodi. Prima del triplice fischio, Falaschi salva una punizione calciata nell'angolo basso sinistro allungandosi e deviando il pallone in angolo negando la gioia della doppietta al numero 10 avversario.
Ottima intensità agonistica e ottima reazione al gol subito. La Visitazione ritrova anche un gioco accettabile dopo le 2 settimane di stop forzato attraverso avvolgenti azioni sulle corsie esterne. Ottimi anche i sostituti ai titolari che hanno sempre tenuto in apprensioni gli avversari. Gli episodi di nervosismo sopra riportati possono esistere nel contesto di una partita, quindi niente prediche o ramanzine particolari da parte di mister Capezzuto ai suoi.

martedì 16 novembre 2010

As Visitazione-Bastioni RN2 Rivoli 1-1 (0-1 p.t.)

Capezzuto decide di schierare un 4-4-2 cambiando alcuni interpreti dalla Domenica appena passata. La porta di Maino viene difesa da Dellapiana e Damosso centrali con Bombardiere e Nigro sulle fasce. A centrocampo Negri e Novo in mezzo al campo, sulle ali Arnone e Cristian Scarpa. In attacco Ieropoli supportato da Capobianco.
La partita, sulla carta facile, nasconde sin dalle sue prime battute delle insidie. La linea difensiva pare un pò sfilacciata e troppo bassa. Il centrocampo fatica a costruire e l'attacco non punge. Benché la Visitazione tenga il pallino del gioco e il Bastioni giochi di contropiede, i padroni di casa non riescono dar vita ad una manovra che si possa chiamare tale. Maino e Dellapiana, nel primo quarto d'ora, rischiano di combinarla grossa: il portiere non impatta bene il pallone con i piedi e, vicino alla linea laterale, il difensore rinvia corto, ma gli avversari non ne approfittano al meglio e si fanno bloccare dai centrocampisti casalinghi. Ieropoli ci prova su calcio da fermo (gli ospiti appaino molto aggressivi e regalano molte punizioni dal limite, ndr) per ben 2 volte, ma la sua prima conclusione finisce di poco fuori e la seconda finisce alta. Il Bastioni passa in vantaggio sfruttando le imprecisioni e le incertezze del trio Nigro, Novo e Scarpa. Dalla fascia sinistra, i 3 suddetti sbagliano 3 passaggi consecutivi (seppur recuperando la sfera nei primi 2 casi, ndr) e il numero 7 degli ospiti indovina il tiro della Domenica che punisce un colpevole Maino al di fuori dei pali. Da qui in poi le azioni della Visitazione saranno ancora più improvvisate e basate sulle iniziative dei singoli, a scapito di un gioco di squadra praticamente inesistente. Novo ci prova su punizione, ma il portiere avversario respinge plasticamente in angolo. La Visitazione dovrebbe recuperare lo svantaggio, ma sono ancora una volta gli ospiti che vanno vicinissimi al gol. Il numero 7, dalla sinistra lascia partire un filtrante che taglia fuori Damosso e Dellapiana, il numero 10 arriva sul pallone, ma, con Maino in uscita, non coglie l'attimo per la segnatura personale tentando un improbabile colpo di esterno destro che viene bloccato dal portiere di casa. Capobianco e Ieropoli, abbandonati a loro stessi là davanti, cecano ostinatamente di giocare solo con palloni bassi, ma quando il nostro numero 28 lancia Novo in porta con un colpo di tacco, l'arbitro ferma tutto per un fallo subito dallo stesso Ieropoli. Capobianco, appena strattonato in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si lascia cadere. Il direttore di gara non ci casca e, sulle seguenti proteste del nostro numero 23, tira fuori il primo giallo della gara.
Mister Capezzuto, nell'intervallo decide di passare ad un più offensivo 3-4-3, spostando Nigro a centocampo e Scarpa in attacco come ala.
Dato che i risultati non paiono arrivare, il tecnico della Visitazione opta per alcuni innesti: Maraffino e Gallo per Capobianco (che poco prima di lasciare il campo prova una sforbiciata da posizione defilata, finita alta, ndr) e Bombardiere. La supremazia territoriale dei padroni di casa, ora, è evidente, ma il Bastioni si chiude bene nella sua metà campo e non permette di trovare spazi per concludere a rete le manovre. Camoletto prende il posto di Scarpa come esterno offensivo e Perra sostituisce Ieropoli come perno dell'attacco. La pochezza delle manovre offensive della Visitazione porta alla fiera del tiro "sporco". Perra va vicino alla marcatura "rubando" un pallone a Maraffino: il suo esterno finisce fuori di un soffio. Nell'altra metà campo, Maino, si rende protagonista di qualche uscita con i piedi rinviando lontano il pallone a causa della squadra totalmente sbilanciata in avanti. Camoletto prova la conclusione in acrobazia e Maraffino ci prova per 2 volte da lontano: le loro conclusioni comunque non hanno buon esito. Poi, a metà della ripresa, il pareggio: Novo calcia verso l'area di rigore una punizione dalla linea mediana. Il fischio dell'arbitro (per calciare la punizione stessa, ndr) arriva in ritardo e inganna tutti i giocatori che si bloccano come se fosse capitata una qualsiasi irregolarità, tranne uno: il nostro numero 5 conquista il pallone dopo una serie di rimpalli al limite e scarica un destro al fulmicotone sotto l'incrocio più vicino. Così, tra le polemiche, Dellapiana riporta il risultato in parità. Savasta entra in campo al posto di Negri. Per i padroni di casa, con l'euforia del pareggio, la partita dovrebbe essere in discesa, ma non è così. Perra cerca con troppa ossessione la giocata personale e i suoi tiri sono deboli o imprecisi. In 2 occasioni distinte, in mischia, Damosso e Gallo riescono ad arrivare per primi sul pallone, ma i loro tiri vengono bloccati dal traffico impazzito nell'area degli ospiti. Nel finale, i lBastioni, va vicino al vantaggio con una dubbia punizione dal limite, ma la conclusione del numero 7 è alta di poco.
Così, tra polemiche, fortune e sfortune, la Visitazione non riesce a portare a casa il risultato pieno. Deludono i titolari messi in campo da Capezzuto come gli innesti a partita in corso. Una partita storta, raddrizzata solo parzialmente. Le iniziative dei singoli non hanno premiato il gioco di squadra e hanno incanalato la partita su binari sbagliati. Un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti. Onore ai giovani del Bastioni che riescono caparbiamente a strappare un pareggio (ed anche il primo punto in campionato, ndr).

venerdì 12 novembre 2010

Ieropoli, Damosso e tanti insulti

TORINO - Molto poco tempo hanno impiegato i giornali per ottenere quel verbale presentato in Lega dalla Visitazione per ottenere provvedimenti contro l'amato e odiato Federico Ieropoli. Un resoconto pubblicato dalla Gazzetta dello sport, sottoscritto da team manager e addetto stampa, che fuga ogni dubbio su quanto accaduto. Avviso ai lettori, la durezza delle parole riportare potrebbe offendere le persone più sensibili.

Dal rapporto firmato da Damosso e presentato al CSI vengono escluse tutte le voci che parlavano di ingaggio e San Benedetto. Come trapelato già mercoledì scorso, giorno successivo alla litigata, tutto sarebbe nato dalla richiesta del presidente avanzata a Ieropoli, di partecipare anche solo per pochi minuti alla consegna del premio "Barbecue d'argento", più che una richiesta, questo sarebbe stato "un favore personale". Ieropoli ha risposto picche: "Eh sì che io vado a prendere un premio in quella merda di albergo", è stata la risposta del giocatore. Dai "chi ti credi di essere" di Damosso, ai "perché alzi la voce" di Ieropoli, si è passati istantaneamente agli insulti. Anzi, prima di cominciare il calciatore è uscito sbattendo la porta, e una volta fuori deve aver gridato un sonoro "fanculo", ben udito da presidente e anche da una ventina di tifosi assiepati fuori dalla sede.

La sequenza incriminata è andata in scena negli spogliatoi, dove davanti a Gian Paolo Scarpa, Camoletto, Maino, Di Corrado e Negri - come riporta la Gazzetta citando il testo del verbale - Ieropoli ha cominciare ad inanellare insulti contro il presidente, apostrofandolo con "vecchio di merda", "fighi de' bocchin" e un numero imprecisato di "fanculo".

Alla luce di tutto questo la Visitazione ha fatto richiesta di sospensione dagli allenamenti e dalla preparazione fino al termine della stagione e la sospensione totale della retribuzione.


(liberamente tratto da "http://www.romagnanoi.it")

lunedì 8 novembre 2010

Duomo Chieri-As Visitazione 0-3 (0-0 p.t.)

Il comandante delle truppe Capezzuto schiera un 4-4-2 praticamente identico a quello che ha battuto il San Martino Rivoli 2 settimane prima. Falaschi in porta, Damosso e Dellapiana al centro con Savasta e Gian Paolo Scarpa terzini. A centrocampo Negri e Novo con Arnone e Nigro sulle fascie. In attacco Camoletto supportato da Albisino.
La gara, per gli ospiti, parte in salita: il Duomo Chieri è più attivo a centrocampo e, sviluppando il gioco sulle fascie, mette in crisi la Visitazione che arretra il baricentro e incassa i colpi. Padroni di casa sfortunati quando il numero 20 scatta verso il fondo eludendo gli interventi di Savasta e Dellapiana e mette in mezzo un delizioso cross sul quale si avventa il numero 16, lasciato colpevolmente solo da Damosso. L'impatto di testa è perfetto, ma la traversa gli nega la gioia del gol. Inevitabile, qualche minuto dopo, il giallo per Scarpa il quale stende il numero 15 avversario dopo esser stato anticipato. Solo Albisino cerca di insidiare la porta avversaria con un tiro da fuori che per poco non passa sotto le gambe del portiere. Nigro e Arnone si invertono le posizione e la spinta del Duomo Chieri, dopo un lungo forcing iniziale, va scemando. Gli ospiti escono dal loro guscio e costruiscono 3 occasioni che non vanno a buon fine. La prima vede protagonista Scarpa, che prova un tiro di interno da distanza siderale. La sfera è destinata sotto il sette, ma il numero 1 avversario non si fa sorprendere. La seconda è tutta di Arnone il quale prova a sottrarre il pallone al portiere avversario che non riesce a bloccarlo: l'arbitro però lo ferma prima della conclusione a porta vuota per un fallo di carica. Durante la terza, Nigro prova ad intercettare un cross dalla destra, ma viene dubbiamente ostacolato in area: l'arbitro fischia addirittura un fallo a suo sfavore. Nell'altra metà campo, Falaschi vola e disinnesca un insidiosissimo angolo battuto in mezzo al traffico dell'area piccola. Primo tempo di sofferenza, ma dopo uno sbandamento iniziale, la Visitazione registra le marce e chiude bene gli spazi al Duomo Chieri.
Capezzuto, dopo l'intervallo, decide di spostare Novo seconda punta facendo arretrare Albisino a centrocampo. Gli ospiti così, sin da subito, sembrano partire con un altro piglio. La squadra, più equilibrata, sembra aver preso le misure e inizia a macinare gioco. La cerniera di centrocampo funziona bene e i diretti avversari (nel primo tempo molto più briosi e precisi, ndr) vengono ben ingabbiati. Il gol del vantaggio non tarda ad arrivare. Camoletto fugge sulla corsia di destra dopo aver estirpato il pallone dai piedi dell'avversario, Novo beneficia di un suo assist e sceglie di scaricare ancora verso il centro: il difensore casalingo non si intende con il portiere e insieme recapitano il pallone sul piede dell'accorrente Nigro che non sbaglia. Il Duomo Chieri reagisce e ci prova con una punizione da lontano che bacia la parte alta della traversa. Con orgoglio i padroni di casa cercano il gol del pari, ma la linea difensiva ospite è ben abbottonata e non concede chances. Damosso, nella stessa azione, chiude bene gli spazi per 2 volte non concedendo la conclusione agli avversari. Dellapiana giganteggia in mezzo liberando l'area di rigore. Molto concentrati i nostri difensori, soprattutto sulle palle da fermo. Camoletto prova una conclusione mancina che viene disinnescata, ma la gioia del gol personale è rimandata di poco. Negri intercetta un pallone a centrocampo, ma poi lascia i panni dell'interditore per mettersi quelli dell'assist-man: il suo lancio sorprende la retroguardia casalinga e Camoletto, più veloce di tutti, ne approfitta anticipando il portiere in uscita con un beffardo tocco di piatto. Il Duomo Chieri inserisce sulla fascia sinistra il temuto "Pandemonio", ma Nigro e Scarpa sono attentissimi e non gli concedono alcunché. Il nostro numero 21, però, lascia il campo a favore del fratello Cristian e Negri (colpito da un leggero affaticamento, ndr) si accomoda in panchina a favore di Gallo. Nigro viene arretrato terzino e Novo torna alle sue origini di centrocampista. Il giovane Scarpa, invertitosi con Arnone sulla destra, tenta di imbastire qualche bella azione con tocchi preziosi, ma patisce un pò l'inserimento nella fase concitata della gara e il campo pesante. Il finale della partita, è ancora di marchio Visitazione. Arnone viene bloccato in stile rugbistico dai difensori casalinghi e guadagna una punizione poco distante dal limite. Albisino calcia la sfera destinata a togliere le ragnatele sotto il palo lontano, ma il portiere avversario è bravissimo a respingere la conclusione verso il lato destro del campo. Qui, Savasta, raccoglie il pallone e senza scrupoli lo rimette in mezzo: Arnone è il meglio piazzato e con un perentorio stacco di testa insacca in rete. A circa 5 minuti dalla fine, Camoletto lascia il posto a Capobianco, ma la partita non ha più molto da dire. Il nostro numero 23 tiene in apprensione la difesa avversaria e fa respirare la squadra. Gallo lotta su ogni pallone (anche se non viene ben assistito dai compagni in debito di ossigeno, ndr) e proprio quando toglie la sfera dai piedi di un difensore avversario per involarsi contro il portiere, l'arbitro fischia la fine della gara.
Opaca Visitazione nella prima frazione, che impiega troppo tempo per entrare in partita. Il secondo tempo, al contrario, è stato giocato con buon ritmo e cinicamente sono arrivati 3 importantissimi gol. Ora l'importante è continuare la striscia positiva sulle ali dell'entusiasmo.

lunedì 25 ottobre 2010

As Visitazione-San Martino Rivoli 3-1 (2-0 p.t.)

Un ritorno alla vittoria per la truppa di Capezzuto. L'assenza dello stesso allenatore non condiziona in maniera negativa la Visitazione che disputa una prova di carattere e chiude la partita già agli inizi del secondo tempo, salvo poi complicarsi la vita nel finale.
La formazione iniziale è la seguente: Maino tra i pali; in difesa Savasta, Dellapiana, Damosso e Gian Paolo Scarpa; a centrocampo Nigro, Negri, Novo e Arnone; in attacco Camoletto supportato da Albisino.
Da subito i padroni di casa dimostrano la loro grinta e la loro determinazione a vincere, anche se la manovra non è pulita. Il numero 10 avversario (tra gli avversari più dotati del campionato, ndr) viene bloccato anche con le cattive (purtroppo, ndr) dai centrali di centrocampo e della difesa. Il gioco del San Martino ne risente. Nei primi minuti Camoletto prova subito ad entrare nella storia del match cercando 2 soluzioni personali, ma i suoi tiri non hanno buon esito. Al contrario, alla prima vera occasione della gara, Dellapiana si fa trovare puntuale: Albisino calcia l'angolo sul secondo palo e il nostro numero 5 infila un comodo pallone di piede alle spalle del portiere. Gli ospiti, dopo, spingono un di più, ma non preoccupano i tifosi della Visitazione (oggi 3 persone, ndr) che tremano solo quando il numero 11 avversario si incunea nella difesa dei padroni di casa, ma pressato da Scarpa e chiuso da Maino, riesce solo a concludere sul corpo del nostro portiere in uscita. Negri si gioca un giallo per un fallo tattico a metà del primo tempo, ma l'ammonizione non dimensionerà la sua interpretazione grintosa della partita. Arnone sulla sinistra è una costante minaccia per il San Martino che è costretto a fermarlo solo con le maniere forti. Proprio da una sua accelerazione sulla fascia, la Visitazione guadagna la preziosa punizione che Albisino trasforma in maniera impeccabile con un tiro a giro sotto l'incrocio del palo lontano. Anche la velocità di Camoletto crea grattacapi agli avversari che non gli riservano un trattamento di favore. Prima dello scadere, Nigro e Novo ci provano da fuori area, ma le loro conclusioni non impensieriscono il portiere avversario.
Nel secondo tempo, praticamente all'inzio, Dellapiana lancia Camoletto sulla linea del fuorigioco, il nostro numero 7 evita l'intervento del portiere, dribbla l'ultimo difensore e scarica in rete il pallone del 3-0. Di lì a poco, Novo lascia il campo a causa di un leggero infortunio e al suo posto entra Capobianco che si sistema seconda punta facendo arretrare Albisino. Il nostro numero 23 corre sempre sul filo del fuorigioco e l'arbitro lo sorprende ripetutamente bloccando le sue azioni offensive. Comunque la Visitazione pare accontentarsi del risultato e tira i remi in barca. Il San Martino, quindi, prova a prendere l'iniziativa, ma i padroni di casa concedono solo un colpo di testa su calcio d'angolo che finisce alto e un tiro cross ottimamente sventato da Maino che vola e si rifugia in angolo. Nigro (molta corsa e poca precisione, ndr) esce a favore di Maraffino e Savasta lascia il posto a Cristian Scarpa che si sistema davanti con l'arretramento di Arnone terzino. La partita purtroppo inizia a prendere una piega nervosa, in quanto gli ospiti iniziano a contestare ogni decisione arbitrale incentrando le loro polemiche sulle entrate di Gian Paolo Scarpa che viene fatto preventivamente uscire dal campo a favore di Bombardiere. Il numero 10 avversario, su una punizione dalla 3/4, lascia partire un mancino velenosissimo: Maino è un passo di troppo fuori dai pali e può solo raccogliere il pallone dal sacco. Il gol della bandiera rianima gli ospiti e la Visitazione, più confusa, non riesce a tenere sotto stretto controllo la partita. Camoletto lascia il posto a Di Corrado quando mancano 10 minuti dalla fine. Per il nostro numero 17 c'è solo tempo per una combinazione con Capobianco che viene sorpreso nuovamente in fuorigioco. Il San Martino coglie un palo con un tiro in diagonale dalla destra, ma sulla respinta arriva Damosso che, con affanno, libera l'area. Negli ultimissimi minuti c'è ancora spazio per una spettacolare rovesciata fuori di un soffio di Capobianco e per un diagonale di Maraffino altrettanto fuori di poco. Gli ospiti provano ancora qualche assalto, ma la retroguardia dei padroni di casa non corre più rischi, grazie alla freschezza di Bombardiere e alla fisicità di Arnone. Va anche menzionata la prova di Cristian Scarpa che, entrato nel secondo tempo, tiene in costante apprensione gli ospiti sulla corsia destra del campo: le sue incursioni palla al piede fanno respirare la squadra in un momento di apnea.
La gara non è stata un granché dal punto di vista dello spettacolo, ma sicuramente la grinta agonistica dimostrata sul terreno di gioco è stata positiva. Squadra affiatata, compatta e in lotta su ogni pallone. Un pressing asfissiante che, a tratti, ha portato il San Martino alla deriva. Si spera che ciò sia finalmente l'inizio di una serie positiva. Ottimi gli innesti, che seppur con il tempismo di un motore diesel, hanno aiutato tutta la truppa a mettersi i 3 punti in tasca.

martedì 12 ottobre 2010

As Visitazione-Nautica Publieuro 2000 0-2 (0-2 p.t.)

Dopo l'importante vittoria contro l'Arignanese arriva il secondo passo falso della Visitazione. Durante la partita della Domenica appena passata i nostri subiscono la seconda sconfitta stagionale.
Capezzuto decide di rivoluzionare la formazione tipo a causa degli infortuni e delle squalifiche (assenti: Albisino, Dellapiana, Nardi e Perra). In porta viene schierato a sorpresa Falaschi a causa di un risentimento muscolare di Maino. La linea difensiva è composta da Damosso e Gian Paolo Scarpa al centro con Nigro e Bombardiere terzini. In mezzo al campo Negri e Novo con Di Corrado e Arnone esterni. Il 4-4-2 si conclude con Capobianco a supporto di Maraffino in attacco.
La Visitazione non parte male. I padroni di casa tengono le redini del gioco e, impedendo le ripartenze avversarie, costringono la Nautica nella sua metà campo. Novo, su lunga rimessa di Arnone, controlla bene la sfera, ma calcia a lato una volta penetrato in area. Nei primi 10 minuti non succede null'altro di particolare ad esclusione dell'infortunio del portiere avversario in seguito ad uno scontro con Capobianco. Non avendo un sostituto di ruolo, entra tra i pali un giocatore. Questo dovrebbe spronare i padroni di casa ad accelerare i ritmi e a cercare il vantaggio, ma in realtà da questo momento la Visitazione spegne i motori. Di lì a breve, in seguito ad un'azione insistita dalla destra, il numero 13 trova la conclusione vincente da una decina di metri fuori dall'area. La parabola conclude la sua traiettoria alle spalle di Falaschi sorprendendo il numero 12. I padroni di casa accennano una timida reazione, ma tutte le azioni offensive si concludono in un nulla di fatto: molti cross alti e bassi, sia da sinistra sia da destra, non sfruttati dalle punte. Così la Nautica ne approfitta per raddoppiare: in seguito ad una punizione, il numero 8 prova la conclusione dal limite, ma svirgola il pallone. Tuttavia la traettoria strana diventa un perfetto assist per il il numero 14 che in area, dalla sinistra, trova il diagonale vincente ed infila Falaschi per la seconda volta. La Visitazione si riprende dal momento di sbandamento e, anche se in modo poco lucido e disordinato, reagisce. Damosso prima ci prova dalla lunga distanza su punizione (conclusione respinta in angolo, ndr) e poi viene bloccato in fuorigioco su una punizione offensiva. La stessa sorte capita a Capobianco. Arnone (oggi inesauribile per tutti i km macinati, ndr) ci prova con caparbi inserimenti diagonali, ma le sue sortite non hanno buon esito: ottima l'occasione capitatagli sui piedi a tu per tu con il portiere che è bravo e fortunato nell'evitare il dribbling del nostro numero 16 e a far carambolare il pallone in angolo. Ci prova anche Di Corrado con un diagonale dalla sinistra, ma la sua conclusione è debole.
Il primo tempo si conclude con il grande rammarico per i padroni di casa.
Purtroppo nel secondo tempo non arriva la scossa che tutti si aspettavano e la Visitazione non macina gioco, se non per pochi minuti. La partita è noiosa: la Nautica difende e la Visitazione attacca, ma non trova lo spunto finale per realizzare almeno il gol della bandiera. La manovra è sfilacciata e ci si affida di più alle iniziative dei singoli. Maraffino ci prova da fuori area con un tiro a giro, ma il pallone finisce sopra la traversa. Capezzuto prova qualche nuovo innesto: Cristian Scarpa (di ritorno dalla squalifica, ndr) al posto di Di Corrado e Savasta al posto di Bombardiere (buon esordio il suo, anche se sfortunato per il risultato finale, ndr). La spinta di due nuovi elementi sulle fasce non produce molti frutti anche se i padroni di casa un gol lo segnano, ma Maraffino viene colto in fuorigioco: Capobianco entra in area e prova a beffare il portiere con un tocco d'esterno, ma l'estremo difensore ci arriva. A questo punto il pallone balla sulla linea di porta. Il nostro numero 22 è il più lesto e insacca in rete, ma al momento del tiro, la sua posizione risulta dubbiosamente in fuorigioco. Novo ci prova dalla lunga distanza , ma senza impensierire il portiere avversario. I nuovi cambi (anche tattici, ndr), a circa 15 minuti dal termine, non cambiano le sorti della partita: Camoletto entra al posto di Capobianco e Capezzuto decide di passare ad un 3-4-3 (Nigro, Damosso e Gian Paolo Scarpa; Cristian Scarpa, Novo, Negri e Savasta; Maraffino, Camoletto e Arnone). Falaschi non corre rischi (praticamente, non ne ha corsi per tutta la seconda frazione, ndr), ma la squadra non crea particolari grattacapi alla difesa della Nautica che esce dal campo vittoriosa. Nel finale c'è ancora tempo per una conclusione di Camoletto che fa la barba al palo (su assist del solito Arnone, ndr) e per qualche battibecco di troppo.
Un grosso passo indietro dal punto di vista della grinta e della tattica. La squadra di Domenica, seppur colpita da infortuni e squalifiche, non ha inciso come avrebbe dovuto. Inoltre la gara è stata segnata da numerose provocazioni tra gli atleti (putroppo anche tra giocatori della stessa squadra, ndr) e ciò non fa bene al morale. Nella speranza che il tutto possa servire da lezione per il futuro, si guarda al prossimo impegno con il Pinelli.

lunedì 4 ottobre 2010

Arignanese Usd-As Visitazione 1-2 (0-1 p.t.)

Nella storia della Visitazione, è la prima vittoria conseguita sul campo di Arignano. Partita brutta, lenta e interrotta da troppi fischi arbitrali, ma giocata con una discreta concentrazione che ha permesso ai nostri di tornare a casa con i tre punti in tasca.
Capezzuto, rispetto alle precedenti partite, cambia solo il portiere e un esterno; i titolari quindi diventano: Falaschi tra i pali. Savasta, Dellapiana, Damosso e Gian Paolo Scarpa in difesa. Nardi, Novo, Albisino e Arnone a centrocampo. In attacco il tandem Camoletto-Perra.
Partono meglio i padroni di casa che cercano di farsi valere tra le loro mura amiche. In fase difensiva la Visitazione non è impeccabile, ma le azioni dell'Arignanese vengono bloccate sia da sinistra, sia da destra (con qualche difficoltà in più, ndr). Nel primo quarto d'ora, in contropiede, Perra controlla con calma un pallone vagante sulla sinistra e scarica in rete sul palo lontano un tiro precisissimo. Il portiere avversario non può arrivarci ed è l'1-0. Le principali azioni offensive dell'Arignanese si sviluppano da calcio da fermo: prima il numero 10 e poi il numero 3 concludono di poco a lato. Falaschi è reattivo e controlla con attenzione alcuni lunghi rinvii dei padroni di casa, tuttavia è costretto agli straordinari intervenendo in uscita sul numero 4 che sorprende la retroguardia ospite in ritardo nel salire e nel mettere gli avversari in fuorigioco. Capezzuto, vedendo una maggiore spinta avversaria sulla fascia destra, inverte gli esterni mettendo un gagliardo Arnone a protezione del capitano Savasta. Dall'altra parte, Scarpa e Nardi contengono con attenzione le incursioni avversarie. La linea difensiva ora è più composta. Il gioco non decolla a causa dei numerosi falli e dei lanci lunghi (sia da una parte, sia dall'altra, ndr). In queste condizioni Albisino e Novo non riescono ad imbastire la manovra come vorrebbero. L'arbitro fischia la fine della prima frazione dopo un paio di minuti di recupero. Poco prima dell'intervallo, Dellapiana accusa uno stiramento alla coscia sinistra e Capezzuto è costretto ad accentrare Scarpa e a far entrare Nigro (come terzino, ndr) al posto dell'infortunato.
Il leit-motiv del secondo tempo è sempre lo stesso: l'arbitro è costretto ad interrompere spesso la partita, il gioco sviluppato è prevalentemente un ping pong fra le due difese e il match diventa noioso. Savasta viene ammonito per gioco pericoloso e intorno al decimo minuto, il numero 3 entra in area incuneandosi tra il capitano e Scarpa. Quest'ultimo è costretto a trattenerlo per la maglia e l'arbitro non esita nel concedere il rigore. Il numero 7 si incarica di battere la massima punizione e spiazza Falaschi: è il gol del pareggio. A questo punto tutti si aspetterebbero un tracollo della Visitazione, ma gli uomini di Capezzuto riorganizzano le idee e non si fanno travolgere dall'Arignanese. Maraffino entra al posto di un Savasta in debito d'ossigeno. Il nostro numero 22 si colloca subito alle spalle di Perra, Arnone viene spostato terzino e Camoletto, generoso (ma un pò avulso dal gioco, ndr), diventa esterno alto. Maraffino si fa trovare pronto cercando una conclusione che esce di poco a lato e guadagnando preziose punizioni e importanti angoli che non vengono sfuttati al meglio come nel caso di Nardi che ci prova prima di testa e poi con un colpo "sporco" di pancia. Entrambe le conclusioni si spengono sul fondo. L'occasione migliore però è un contropiede di Perra innescato da Arnone. Il nostro numero 9 resiste alla carica del difensore che tenta il fallo da ultimo uomo (ingiustamente non verrà nemmeno ammonito, ndr), ma la sua conclusione è debole e centrale e per il numero 1 avversario è facile bloccare il pallone a terra. E' il turno di Negri che sostituisce Nardi e si sistema sulla fascia destra. Nonostante non sia il suo vero ruolo (lui è un centrocampista incontrista centrale, ndr), lotta su ogni pallone che passa dalle sue parti e interrompe le iniziative avversarie, a volte con le cattive. Continua una serie di palle alte e di passaggi troppo imprecisi che fanno infuriare gli allenatori, ma sullo scadere nasce l'azione che decide le sorti della partita. Perra, ancora in contropiede, anzi che scaricare per l'accorrente Maraffino sceglie la conclusione in porta: il tiro sorprende il portiere, ma si stampa sulla traversa. Novo ci crede e raccoglie il pallone. Poco prima della conclusione viene atterrato dal numero 13. E' Rigore! Il numero 13, infuriato per la decisione arbitrale fa accendere una breve rissa verbale che si conclude con una sua bestemmia. L'arbitro, come il regolamento prevede, lo espelle. Un freddissimo Albisino trasforma la massima punizione e, rispondendo alle provocazioni dei padroni di casa, esulta in maniera scomposta gridando: "Allora chi è che sbaglia il rigore?!". Così l'arbitro, eccessivamente fiscale, ristabilisce subito la parità numerica espellendolo. La gara si conclude in 10 contro 10: la Visitazione resiste agli assalti dell'ultimo minuto e l'arbitro fischia la fine.
Per grinta e concentrazione è sicuramente un passo avanti rispetto alla scorsa partita, tuttavia, tutti i reparti non si sono ancora ripetuti al livello della prima di campionato. La squadra, oltre ad una imprecisione nella manovra, ha dimostrato alcune disattenzioni che andrebbero evitate anche se al momento di reagire, si è comportata bene (nonostante in un primo momento sembrasse potersi accontentare del pareggio, ndr). Il prossimo impegno sarà la sfida casalinga contro il Nautica, un avversario assolutamente da non sottovalutare.

lunedì 27 settembre 2010

San Remigio-As Visitazione 4-2 (2-1 p.t.)

Brutta sconfitta per l'As Visitazione. Il campo del San Remigio si conferma ostico e i nostri abbandonano il terreno di gioco con lo stesso passivo di 3 mesi prima (ultima di campionato, ndr): un pesantissimo 4-2. La formazione che schiera Capezzuto è la stessa di Domenica scorsa, ma sin dagli inizi pare un'altra squadra.
Il campo corto e irregolare non facilitano il bel gioco e i centrali del centrocampo ne risentono. Sin da subito si prevede una brutta partita caratterizzata da un ping pong tra le difese. Il San Remigio spinge di più sull'acceleratore e la Visitazione pare un pò in bambola. Maino è bravo nel controllare alcuni palloni vaganti e bloccare le insidie avversarie, tuttavia nel primo quarto d'ora gli ospiti subiscono il primo gol: Novo protegge il pallone in area per l'uscita di Maino, ma il numero 10 avversario evita il suo blocco e realizza furbescamente la rete del vantaggio. Poco dopo, Damosso sbaglia un controllo al limite e il numero 5 prova ad approfittarne, ma il numero 4 è lesto nel recuperare la posizione e bloccare l'avversario in collaborazione con Dellapiana. Nardi ci prova dal limite, ma la sua conclusione è debole. I padroni di casa pressano gli ospiti e vanno vicini al 2-0, ma le loro conclusioni si spengono di poco a lato della porta. Nel momento di crisi, però, Perra fa da sponda a Camoletto che riapre su di lui, un difensore intercetta il passaggio ma il nostro numero 9 lo pressa e gli fa perdere il controllo della sfera che viene scaraventata in rete dalla sua conclusione mancina. Albisino e Novo, ora, provano ad impostare qualche manovra, ma tutte si spengono in un nulla di fatto: Nigro, Nardi e Camoletto fanno fatica a crearsi gli spazi e non riescono a dare il supporto che vorrebbero. Un minuto prima del fischio, arriva il 2-1 del San Remigio: il numero 8, lasciato colpevolmente solo, è libero di inzuccare di testa un calcio d'angolo sorprendendo Maino.
La ripresa si apre con i padroni di casa sempre più pericolosi, ma il pacchetto arretrato della Visitazione chiude bene gli spazi. Gian Paolo Scarpa e Savasta non spingono molto, ma bloccano sul nascere le offensive avversarie. Nardi ha sul piede l'occasione del pari, ma il numero 1 avversario è reattivo e devia in angolo la sua conclusione. A metà del secondo tempo entra Ieropoli al posto dello stesso Nardi e il San Remigio accusa un calo fisico e mentale sembrando in balia degli ospiti tornati all'assalto. Proprio il nostro numero 28, appena entrato, raccoglie una corta respinta dei padroni di casa, ma il suo piatto destro fa la barba al palo. Trova miglior sorte l'azione insistita di Novo che raccoglie un pallone vagante, penetra in area e scarica un violento sinistro sotto il sette. Ieropoli, a questo punto, prova a smistare qualche pallone, ma gli avversari lo raddoppiano quasi sempre. Con i suoi giocatori di fantasia imbrigliati, la Visitazione non crea grandi occasioni, anche se pare in grado di poter portare a casa almeno un punto. Dellapiana, su angolo del solito Ieropoli, si fa trovare pronto, ma la sua conclusione finisce alta sopra la traversa. In questa fase di stall il San Remigio approfitta ancora di una dormita della retroguardia ospite. Sugli sviluppi di un calcio da fermo, il numero 11 anticipa Damosso e conclude a rete, Maino respinge, ma il pallone arriva nei pressi del numero 4 lasciato indisturbato: lui con un tacco acrobatico segna la rete del vantaggio casalingo. Manca un quarto d'ora e Capezzuto decide di giocarsi il tutto per tutto. Schiera un 3-4-3 e sostituisce gli appannati Savasta e Nigro a favore di Arnone e Maraffino. Il tridente costruito (Ieropoli, Maraffino e Perra, ndr) crea apprensioni alla retroguardia casalinga, ma le azioni non hanno buon esito. Su angolo corto di Ieropoli, Maraffino si accentra e lascia partire un sinistro che viene respinto dalla difesa, il rimpallo giunge sui piedi di Damosso all'altezza del dischetto, ma anche la sua conclusione al volo viene ribattuta. Con la Visitazione tutta in avanti si aprono praterie per i contropiedi, Maino è reattivo e blocca però le conclusioni avversarie. Arnone si sacrifica per coprire i buchi sulla fascia destra, ma il suo logorante lavoro non porta i frutti desiderati. Il San Remigio a qualche minuto dalla fine trova il colpo del ko con una punizione da circa 25 metri. Il numero 10 avversario è bravissimo nel colpire il pallone con un mezzo esterno che si insacca alle spalle di un incredulo Maino. Nei minuti finali Perra cerca la doppietta con un terrificante diagonale che viene appena messo in angolo dal portiere. Sul seguente calcio d'angolo di Ieropoli ancora Damosso prova a deviare di testa il pallone, ma il suo tiro finisce ampiamente a lato.
Un grosso passo indietro, dal punto di vista del gioco, per la squadra. Terzini e ali bloccate, difesa disattenta, centrocampo disordinato e punte abbandonate a se stesse. Ci sarà molto da riflettere prima della prossima impegnativa trasferta ad Arignano.

lunedì 20 settembre 2010

As Visitazione-Atletico Real 3-0 (2-0 p.t.)

Ottima partenza per la squadra di Capezzuto. La miglior condizione fisica e la conferma del solido 4-4-2 con 2 soli nuovi innesti permettono alla squadra di ottenere i primi 3 punti della stagione. L'allenatore schiera Maino in porta, Damosso, Dellapiana, Savasta e Gian Paolo Scarpa in difesa. A centrocampo Albisino e Novo in mezzo con Nigro e Nardi sugli esterni. In attacco Perra prima punta supportata da Camoletto.
Partono meglio gli ospiti che paiono non temere l'esordio in campionato a differenza dei padroni di casa un pò incerti. Di base l'Atletico Real spinge di più, ma i difensori della Visitazione sono bravi a reggere l'urto e a giocare con ordine, coadiuvati da un preciso e attento centrocampo. Perra gioca sulla linea del fuorigioco e qualche volta si fa sorprendere in posizione irregolare, ma è anche sua la prima conclusione della partita parata agilmente dal numero 1 avversario. Poco dopo ci prova Nardi e il suo tiro non ha miglior esito. Quando i padroni di casa sembrano coprire bene il campo e iniziano a costruire delle belle azioni sulle fascie arriva l'occasione più nitida per l'Atletico Real: il numero 18, lasciato libero da Damosso, però non riesce a impattare bene di testa un rilancio errato di Novo. D'ora in poi ci sarà tanta Visitazione e gli ospiti proveranno a pungere solo su calcio da fermo. Nei 2 gol del primo tempo Perra ci mette lo zampino: nel primo dopo uno slalom sulla sinistra mette in mezzo per Camoletto che in acrobazia realizza il vantaggio. Nel secondo si disinteressa (da posizione di fuorigioco, ndr) del lancio di Albisino che arriva sui piedi di Nigro, il quale controlla entra in area e scarica il pallone in rete.
La seconda frazione si apre come si era chiusa la prima: i padroni di casa tengono le redini del gioco e cercano di chiudere la partita, mentri gli ospiti agiscono di rimessa. Da segnalare, in questi momenti, un rigore dubbio non concesso a Camoletto, spinto dal numero 5 avversario (il capitano, ndr) e un volo di Maino che sventa in angolo una pericolosissima punizione dal limite. Ci provano da fuori prima Novo e poi Albisino. Sempre dai piedi di quest'ultimo arrivano 2 pericolose insidie: Camoletto non riesce a deviare in rete un suo cross e Nardi e Damosso non trovano il momento giusto per incornare una sua punizione dalla trequarti. I primi 3 cambi sono: Arnone per Nardi, Ieropoli per Nigro (spostando Camoletto in fascia, ndr) e Negri per Novo. Ora, dalla nuova fascia destra, nascono le maggiori insidie. Ieropoli illumina la platea con una fine giocata di tacco che Arnone non sfrutta al meglio facendosi deviare in angolo la conclusione. Lo stesso Arnone prova ad innescare Camoletto, ma quest'ultimo non sfrutta il suo suggerimento. Di lì a poco Perra trova la rete personale: controlla un pallone dalla destra, resiste agli interventi in extremis di un difensore e del portiere e riesce a realizzare la sua prima marcatura ufficiale. Capezzuto gli concede la standing-ovation sostituendolo per Capobianco. Anche Camoletto abbandona il terreno di gioco a favore di Di Corrado. Nel finale c'è ancora tempo per una punizione alta di Ieropoli e per un colpo di tacco del medesimo (annesso di tunnell sull'avversario, ndr) raccolto da Savasta che crossa per Capobianco il quale prova una sforbiciata di poco alta.
Nel complesso tutta la squadra ha giocato in maniera ordinata e attenta. La difesa ha sventato la quasi totalità delle azioni offensive dell'Atletico Real e il centrocampo ha svolto un ottimo filtro dando il via a tutte le azioni pericolose. Gli esterni si sono trovati in sincronia con i colleghi di reparto e hanno affondato il colpo quando potevano. L'attacco è risultato frizzante e ha dato profondità alla squadra. Inoltre i giocatori subentrati, chiamati in causa, si son fatti trovare pronti e son stati il valore aggiunto. Gli avversari, non all'apice della forma, hanno regalato una partita con più ombre che luci. Sicuramente il prossimo impegno contro il San Remigio sarà un migliore banco di prova per capire le ambizioni stagionali della Visitazione.

venerdì 10 settembre 2010

As Visitazione-Oratorio GBP 0-2 (0-1 p.t.)

Prima amichevole estiva. Una partita di lusso per la Visitazione contro un avversario più blasonato come l'Oratorio GBP (Gesù Buon Pastore, ndr) che milita nell'Eccellenza A del Sabato, campionato in cui l'anno scorso è arrivato quarto.
Capezzuto schiera un 4-4-2 con Maino tra i pali, Nigro e Savasta terzini, Damosso e Dellapiana al centro della difesa. A centrocampo Negri e Novo in mezzo, Nardi e Cristian Scarpa larghi. In attacco Camoletto e Perra.
Gli avversari si dimostrano padroni del campo facendo girare bene il pallone e pressando le ripartenze dei nostri. Sono del GBP, infatti, le prime occasioni che tuttavia finisco alte o vengono disinnescate da un vigile Maino. La Visitazione agisce di contropiede. La coppia di esterni più affiatata sembra quella formata da Nigro e Scarpa, di fatti la Visitazione costruisce di più sul lato sinistro. Savasta e Nardi fanno prevalentemente un lavoro di contenimento pur offrendo qualche spunto prezioso in fase offensiva. Tuttavia le loro iniziative vengono bloccate dalla retroguardia avversaria. Perra prova a girarsi e a concludere in diagonale, ma la sua conclusione viene bloccata a terra dal portiere. Poco dopo, Camoletto non riesce a finalizzare l'occasione più nitida: cross di Nigro che lo smarca di fronte al portiere. La sua prima conclusione viene respinta dal palo, la seconda viene bloccata a terra dal portiere. Anche gli avversari hanno l'occasione per portarsi in vantaggio, ma il veloce attaccante avversario coclude di poco a lato dopo una respinta corta di Maino. Il gol arriva di lì a breve: su un'errata ripartenza, il numero 10 (attaccante capocannoniere dell'Eccellenza A con 24 reti, ndr) riconquista il pallone e serve il compagno di squadra cogliendo impreparata la difesa dei nostri. Lui è più veloce di Maino che viene bucato per la prima volta. Il gol del vantaggio arriva allo scadere del primo tempo.
Nell'intervallo Capezzuto decide di far rifiatare Negri, Novo, Savasta e Scarpa a favore di Albisino, Maraffino, Bombardiere e Di Corrado. La squadra perde comunque terreno e soffre le offensive avversarie, anche se la retroguardia è attenta e non si fa sorprendere. La Visitazione agisce sempre di rimessa. Albisino, oltre a garantire discreta quantità, prova a prendere in mano le redini del gioco, ma non è serata di gala. Lui però ci crede ed è bravo nel farsi trovare presente al limite provando la conclusione, ma non trova fortuna. Come non trovano buona sorte le azioni dei generosi Maraffino e Perra, le cui incursioni finiscono in un nulla di fatto. Di Corrado è bravo nel farsi trovare libero e tenere il possesso del pallone, ma è ancora lento nell'impostare il contropiede. Bombardiere, terzino destro, è abile nel districarsi tra avversari pericolosi, ma la condizione fisica non ancora ottimale lo costringe ad abbandonare il campo a metà frazione a favore del ritorno del capitano Savasta. Proprio a metà del secondo tempo il GBP trova il gol del 2-0 su un'azione insistita sulla fascia sinistra: pallone servito indietro al limite per l'accorrente centrocampista, conclusione violenta e Maino, incolpevole, trafitto per la seconda volta. Perra lascia spazio per Arnone, sempre in ottima condizione, che da nuovo ossigeno alla manovra della squadra piazzandosi esterno (Di Corrado viene spostato come punta, ndr). Anche Camoletto, ritornato al ruolo di laterale di centrocampo, abbandona il terreno di gioco per un ritorno del giovane Scarpa. Sui piedi di quest'ultimo si materializza una possibile palla-gol: libero sulla corsia sinistra prova il tiro a giro, ma i difensori avversari respingono la conclusione e riconquistano il possesso. La partita ritorna comunque sui binari della noia e non regala grandi emozioni fino al triplice fischio.
Il gioco non entusiasmante e il passivo di due reti rimangono duri da digerire, però non è tutto da buttare, soprattutto perché l'avversario è tra le compagini più forti del Csi. La condizione atletica ancora precaria non ha aiutato l'inserimento dei nuovi acquisti che comunque hanno provato a lasciare il segno durante il match. Da rivedere qualche automatismo difensivo. Fra tutti, positive le prestazioni di Albisino e Perra.

martedì 3 agosto 2010

Il tecnico della Visitazione furibondo dopo la pubblicazione delle immagini che mostrano l'attaccante ubriaco che fuma fuori da un locale

TORINO (Italia) - Una terribile lavata di testa. L’ha subita ieri Francesco Camoletto, asso della Visitazione, duramente strigliato dal manager dei canarini Fabio Capezzuto per essere stato immortalato dai paparazzi ubriaco e con una sigaretta in bocca alle 5:30 del mattino.
Mr. Capezzuto, a quanto trapelato, era «arrabbiato e deluso» dopo aver visto le foto pubblicate dal Leggo, scattate all’alba di Lunedì. Il tecnico ha scoperto che il suo giocatore di punta, insieme ai suoi amici (tra i quali il ben noto Alessandro Masoero, ndr), era stato visto fumare e gridare cori da stadio in strada durante la sua uscita tra Domenica e Lunedì, durata ben otto ore secondo i soliti bene informati. Il tabloid ha anche scritto che Camoletto ha urinato vicino a un bidone della spazzatura fuori dal Cacao, uno dei locali più trendy di Torino.
Un portavoce dei canarini ha confermato che sia Camoletto sia Capezzuto erano presenti al Trecate, il centro sportivo dove si allena la squadra. «Era la prima volta», ha spiegato la fonte, «che Francesco vedeva il boss dopo la fine della scorsa stagione. Camoletto è di solito molto spumeggiante all’allenamento, ma dopo aver visto le foto era un pò sottomesso. C’era un’atmosfera un pò nervosa e tutti aspettavano il famoso trattamento di Mr. Capezzuto...».

(liberamente tratto da http://www.lastampa.it/)

martedì 20 luglio 2010

Premiazioni della stagione

L'anno sportivo 2009/2010 si è concluso da circa un mese e come consuetudine, durante l'evento di fine stagione, la squadra si è ritrovata a festeggiare assieme. Durante tale occasione sono stati consegnati, per la prima volta, i premi:
- Miglior Giocatore Assoluto
- Miglior Difensore (Portieri compresi)
- Miglior Centrocampista
- Miglior Attaccante
- Premio della Bundes-critica

Di seguito vengono riportate le classifiche finali. Il numero di votanti è 20, ma hanno votato effettivamente 19 persone.

Miglior Difensore:
Ugo Damosso (18 voti)
Joseph Dellapiana (17)
Jacopo Maino (9)

Miglior Centrocampista:
Massimo Novo (17 voti)
Stefano Arnone (13)
Andrea Albisino (11)

Miglior Attaccante:
Francesco Camoletto (17 voti)
Fabio Di Corrado e Federico Ieropoli (9)

Miglior Giocatore Assoluto:
Roberto Piazza (12 voti)
Joseph Dellapiana (11)
Ugo Damosso (10)

Premio della Bundes-critica:
Andrea Negri

Un sentito grazie a tutti per la stagione conclusa. Arrivederci alla stagione 2010/2011!

lunedì 21 giugno 2010

Statistiche finali

Il campionato si è appena concluso, è ora di qualche statistica. Complimenti a tutti, Visitazione continua così!

Classifica marcatori:

8 Piazza (3 rig.)
7 Albisino (2 rig.), Camoletto
4 Ieropoli
3 Arnone, Novo
2 Damosso, Dellapiana, Di Corrado, Gallo, Nigro, Ribezzo
1 Giacalone, Negri, Scarpa G.

Classifica assist:
6 Piazza
5 Camoletto
3 Albisino, Giacalone
2 Arnone, Ieropoli
1 Damosso, Gallo, Novo, Ribezzo

Classifica dei "cattivi" (migliori 5 - G = giallo, R = rosso):
Scarpa C. (5 G, 2 R)
Scarpa G. (6 G)
Damosso (5 G)
Savasta (2 G, 1 R)
Negri (4 G)

Classifica portieri:
Falaschi (9 presenze, 11 gol subiti) - 1.22 gol/partita
Maino (16 p, 20 g) - 1.25 g/p
Minetola (1 p, 1 g) - 1 g/p
Rossi (1 p, 1 g) - 1 g/p

San Remigio-As Visitazione 4-2

Fine stagione amaro per la Visitazione. Ancora una sconfitta per la truppa di Capezzuto, che comunque chiude a testa alta un incredibile girone di ritorno.
Capezzuto schiera un 4-4-2 con Maino tra i pali difeso da Damosso e Dellapiana al centro e da Gian Paolo Scarpa e Nigro terzini. A centrocampo Albisino e Negri. Sulle fasce Giacalone e Camoletto. In attacco Ribezzo supportato da Ieropoli.
Le due squadre, dopo una brevissima fase di stallo, iniziano a creare un gioco. I padroni di casa si affidano principalmente a palle lunghe e azioni di rimessa, al contrario le manovre degli ospiti passano principalmente dai piedi di Albisino e Ieropoli. La linea difensiva della Visitazione va a nozze con le palle alte e Maino non corre grossi rischi. Su passaggio smarcante di Ribezzo, Gian Paolo Scarpa va vicino alla marcatura personale con un tiro-cross che si spegne sul fondo. Pochi minuti dopo, il numero 10 avversario, conoscendo le piccole dimensioni del campo, sorprende Maino fuori dai pali con una punizione da lontano. Gli ospiti, prima accusano il colpo rischiando il 2-0 con il capitano avversario che trova però un reattivo Maino di fronte a se. Dellpiana, sugli sviluppi di un'azione in mischia colpisce la traversa e la seguente rovesciata di Ribezzo viene respinta sulla linea. Il gol è comunque vicino, Ieropoli, ricevendo il pallone da una rimessa laterale, conquista un rigore con esperienza e furbizia: Albisino trasforma di potenza la massima punizione. Camoletto e Giacalone non riescono a sfruttare a pieno le loro capacità di corsa in quanto molto limitati dal campo ristretto, tuttavia si battono su ogni pallone (come anche Negri, il loro "collega" di reparto, ndr). Il San Remigio non crea un gran gioco, ma raddoppia su ogni uomo e il gioco latita. Da un lancio lungo di Damosso, Ribezzo sorprende in pallonetto l'estremo difensore avversario ed esulta esibendo una maglia con scritto "Grazie Visitazione" (oggi ultima partita ufficiale per lui, ndr). Le emozioni però, non sono ancora finite, di fatti a qualche minuto dal termine della frazione, i padroni di casa trovano il gol del pareggio con un imparabile colpo di testa da calcio d'angolo.
Nell'intervallo esce Ieropoli a favore di Piazza. La Visitazione cerca sempre di costruire qualche manovra, ma le conclusioni non hanno buon esito. Da un angolo di Piazza nasce il gol del vantaggio dei padroni di casa. Sulla respinta della retroguardia casalinga, Nigro tenta un dribbling azzardato a centrocampo, il numero 11 avversario gli ruba il pallone e si invola a tu per tu contro Maino: inutile l'intervento in scivolata di Albisino che smorza la conclusione, è il 3-2. Gli ospiti ancora una volta subiscono il colpo e ancora una volta, da molto lontano, il numero 10 sorprende Maino fuori dai pali. E' il 4-2. Capezzuto decide di giocarsi il tutto per tutto. Si passa ad un 3-4-3, Novo entra al posto di Negri e Di Corrado al posto di Giacalone. E' difficile entrare e lasciare il segno in questa partita, ma i nuovi innesti non demordono. Da questo momento si gioca principalmente nella metà campo del San Remigio. Nigro ha una buona occasione, ma il suo tiro a giro colpisce la parte alta della traversa. Camoletto e Novo, ordinati, riconquistano una gran mole di palloni e Di Corrado fa guadagnare preziosi metri conquistando preziose punizioni. Ribezzo ci prova da lontano, ma il portiere blocca a terra e Piazza prova a riaprire la partita: purtroppo il suo pallonetto si spegne a lato. Dellapiana prova la deviazione in mischia, ma la sua conclusione finisce alta. Con un pò di nervosismo nel finale, la gara si conclude.
Ieri di sicuro non ha vinto il bel gioco: il San Remigio si è affidato esclusivamente a lanci lunghi, anche se ha avuto il merito di colpire gli ospiti al momento giusto sfruttando gli errori avversari. La Visitazione, pur non dimostrando un gioco esaltante, si è dedicata alla costruzione di un gioco che non ha portato i suoi frutti in fase realizzativa. C'è un pò di amarezza per come si è conclusa la gara, ma l'orgoglio di aver fatto un eccellente girone di ritorno, rimane! Così si conclude il campionato, con una gara in meno causa del decreto del Csi.

lunedì 14 giugno 2010

As Visitazione-Arignanese 0-2

Incredibile passo falso della Visitazione dopo la striscia più lunga di risultati utili consecutivi. Benché gli atleti di casa paressero più motivati degli avversari, durante la gara si è visto solo nervosisismo.
Capezzuto schiera un classico 4-4-2 con Maino in porta difeso da Savasta, Dellapiana, Damosso e Gian Paolo Scarpa. A centrocampo Albisino e Novo, sulle fasce Arnone e Nigro e in attacco Camoletto supportato da Ieropoli.
La squadra fatica un pò ad ingranare, ma inizia meglio degli ospiti. Albisino e Novo giocano palloni semplici sfruttando costantemente il lavoro delle fasce. Gian Paolo Scarpa e Nigro sono più attenti alla fase difensiva, ma non disdegnano incursioni, Arnone e Savasta sono un pò più propositivi in avanti, ma le loro manovre non hanno buon esito. Su palla inattiva, nasce il grosso rimpianto della Visitazione: Albisino vede Dellapiana liberarsi sul secondo palo, lui la mette in mezzo per l'accorrente Arnone, ma l'arbitro annulla per un più che dubbio fuorigioco sulla posizione iniziale dello stesso numero 16. Dellapiana viene ammonito per proteste e poco dopo rischia il secondo giallo per un intervento al limite dell'area sul numero 18 avversario, ma l'arbitro lo grazia. Con il passare del tempo, cresce il nervosismo a discapito del gioco. Camoletto ci prova dal limite, ma il portiere respinge la conclusione dopo una deviazione della retroguardia ospite. Le due difese sono sempre attente e bloccano tutte le iniziative. Le situazioni pericolose nascono su calcio da fermo. Il portiere dell'Arignanese sventa le conclusioni di Albisino e Ieropoli. Maino è bravo nel respingere con i pugni una delicata situazione nata da un calcio d'angolo, ma il primo tempo si chiude senza grosse emozioni.
Il secondo tempo è ancora più avaro di emozioni. Gian Paolo Scarpa è costretto ad un brutto fallo e viene ammonito. Poi le girandole dei cambi. Cristian Scarpa entra al posto di Arnone, Ribezzo al posto di Ieropoli (colpito da crampi, ndr). Il giovane Scarpa va vicino al gol del vantaggio, ma la sua conclusione viene bloccata a terra dall'estremo difensore avversario. A 10 minuti dal termine, l'epilogo peggiore per i padroni di casa: il numero 16 avversario trova il gol della Domenica da più di 20 metri. Capezzuto cambia modulo con uno spregiudicato 3-4-3: esce Gian Paolo Scarpa a favore di Giacalone, Nigro per Di Corrado e Albisino per Negri. Dopo un breve lasso di tempo Savasta viene espulso per un intervento sconsiderato (anche se forse l'arbitro l'ha punito per una recidività dei falli, ndr). Ribezzo viene fermato in dubbio fuorigioco e viene ammonito per aver calciato lo stesso il pallone. Di lì a poco, l'Arignanese trova il gol del raddoppio su un calcio di punizione dello scatenato terzino sinistro e Cristian Scarpa viene espulso per proteste dopo essersi ricevuto un pugno sullo sterno. Inutili gli sforzi finali di Di Corrado, Giacalone e Negri che nonostante la buona volontà e tanta corsa, non riescono a influenzare l'andamento della partita. Nel finale Camoletto riceve una testata da un avversario (forse il numero 13, ndr) e la partita si conclude con il triplice fischio dell'arbitro.
Più ombre che luci nella partita di ieri: un nervosismo esasperato che non ha portato gli atleti da nessuna parte se non a finire la partita in 9. Il modo peggiore per concludere una striscia positiva che durava da 14 turni.

Qual è stata la causa della sconfitta patita contro il San Remigio?

Chi è il vostro giocatore "classico" (nel senso di storico) preferito?

Useresti anche tu la scusa: "Arbitro, stavo correndo!" per giustificare un rigore appena causato?

Qual'è stata la più incredibile meteora della storia della squadra?